L’intervento dell’opinionista radiofonico Giuseppe Cruciani durante l’evento Work on Work, presentato come appuntamento di punta dell’Amministrazione sulle politiche attive per l’incrocio domanda-offerta di lavoro, ha sollevato qalche polemica.
Secondo la consigliera comunale Sara Conforti, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità e membro del Pd, “le provocazioni di Cruciani possono fare show, ma non possono diventare il centro di un evento rivolto a giovani studenti, soprattutto in Work on Work”.
Conforti denuncia che, invece di offrire un contesto serio e formativo, si sia dato spazio a chi “ridicolizza le discipline umanistiche e dice ai giovani che conta solo il denaro. Un messaggio povero, pericoloso e lontano anni luce dalla realtà dei ragazzi, spesso sottopagati e sfruttati”.
La consigliera aggiunge un riferimento critico alla condizione economica dei giovani lavoratori: “Ed è facile parlare così dall’alto dei propri lauti compensi: quei lavori da 3 euro l’ora, Cruciani li accetterebbe davvero?”
A destare ulteriore preoccupazione è stato il silenzio delle rappresentanze comunali presenti: “Ancora più grave è stato il silenzio delle rappresentanze comunali presenti: nessuna presa di distanza. Le istituzioni dovrebbero difendere i diritti e la dignità del lavoro, non normalizzare modelli pericolosamente arretrati”.
Conforti solleva anche dubbi sulla gestione economica dell’evento: “Sarebbe interessante capire se questo show Cruciani l’abbia fatto a fronte di un compenso a spese della collettività. Già ritengo gravi le sue parole se non ha ricevuto un euro, se poi Ferrara Expo ha ritenuto di erogargli un qualsiasi gettone di presenza figuriamoci. Non sarebbe stato più opportuno per questi ragazzi destinare quella eventuale piccola o grande cifra ad una borsa di studio?”
La critica della consigliera si conclude con un appello alla responsabilità: “I tanti iscritti alle scuole superiori presenti in sala meritavano strumenti veri e messaggi che ispirino fiducia, non provocazioni fini a sé stesse. Serve più cura nella scelta degli ospiti e più responsabilità verso chi ascolta”.
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