Goro
13 Ottobre 2025
Se n'è andato a 85 anni dopo una lunga malattia. In primo grado venne condannato per calunnia, poi il verdetto fu ribaltato in appello

Willy Branchi. Morto don Bruscagin, fu processato e assolto

di Redazione | 2 min

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Goro. Si è spento a 85 anni, dopo una lunga malattia, don Tiziano Bruscagin. Il prete – che per oltre 32 anni è stato parroco di Goro – è venuto a mancare sabato (11 ottobre) all’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio di Sarmeola, in provincia di Padova.

 La figura del sacerdote è stata e resterà legata al cold-case di Willy Branchi, il 18enne ucciso durante la notte tra il 29 e il 30 settembre 1988 a Goro, in circostanze che oggi continuano a non essere chiarite.

Don Tiziano Bruscagin infatti, nel 2014, fu prima indagato e poi processato per calunnia nei confronti dei fratelli Alfredo e Francesco Gianella, affermando in un’intervista che i due furono coinvolti insieme al padre Ido proprio nel brutale omicidio del giovane.

Dopodiché scelse la strada del silenzio, senza mai dare spiegazioni sul perché avesse inizialmente fatto quei nomi, se non quella di aver semplicemente raccolto voci di paese, senza però mai rivelarne la fonte.

A Ferrara, in abbreviato, il don venne condannato a un anno e mezzo di reclusione, con sospensione della pena. L’appello avanzato dai suoi legali difensori, gli avvocati Milena Catozzi e Marcello Rambaldi, aveva però portato a ribaltare la la sentenza di primo grado.

I giudici di Bologna infatti, accogliendo la richiesta di difesa e procura generale, lo avevano assolto perché il fatto non sussisteva. Il verdetto di secondo grado non fu mai impugnato e l’assoluzione divenne quindi definitiva: per la giustizia italiana non calunniò nessuno.

Bruscagin era stato inizialmente indagato anche per un’altra ipotesi di reato, ovvero quella di falso davanti al pubblico ministero, sempre in merito alle voci sul coinvolgimento dei Gianella. Voci che però alla fine ritrattò e quindi quell’accusa venne archiviata.

Le esequie saranno celebrate da Claudio Cipolla, vescovo di Padova, martedì 14 ottobre alle ore 15.30 nella chiesa di Brenta d’Abbà. La salma proseguirà poi per il cimitero di Arre.

A trentasette anni di distanza dall’efferato omicidio di Willy Branchi, la vicenda perde quello che – a modo suo – è stato uno dei suoi tanti protagonisti.

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