Cronaca
2 Ottobre 2025
Alla prossima udienza sarà ascoltato un funzionario della banca. Per l'accusa avrebbe dirottato nel proprio conto corrente i soldi provenienti dai piani di riparto delle procedure fallimentari del tribunale

Accusata di peculato per 370mila euro, l’avvocata sceglie l’abbreviato condizionato

di Davide Soattin | 2 min

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Ha scelto di essere processata col rito abbreviato, condizionato però all’ascolto di un funzionario della banca, l’avvocata amministrativista e civilista ferrarese per cui – una volta chiuse le attività di indagine – la Procura di Ferrara ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di peculato.

La decisione della difesa della donna – rappresentata dall’avvocato Marco Linguerri – è stata presa durante l’udienza di ieri (mercoledì 1° ottobre) pomeriggio, davanti al gup del tribunale di Ferrara. In quella sede è stata inoltre rigettata la costituzione di parte civile dell’Agenzia dell’Entrate.

Secondo l’accusa, la professionista avrebbe approfittato del proprio ruolo di delegata alla vendita dal giudice dell’esecuzioni immobiliari del tribunale di Ferrara per distrarre oltre 370mila euro, facendoli arrivare nel proprio conto corrente e spendendoli per effettuare spese proprie.

I fatti, stando all’impianto accusatorio, sarebbero avvenuti tra maggio 2019 e dicembre 2022 e riguarderebbero diciassette procedimenti.

In quel periodo, l’avvocata – una volta prelevati i soldi provenienti dai piani di riparto delle procedure fallimentari del tribunale, li avrebbe dirottati nelle proprie casse, invece che trasferirli – come previsto dall’ordinanza del giudice – ai creditori e alle finanze dello Stato.

Un ‘sistema’ smantellato dagli uomini della Guardia di Finanza, dopo alcune segnalazioni di anomalie da parte dei diretti interessati nella vicenda.

Il processo tornerà nuovamente in aula il 10 dicembre, quando – oltre a sentire il cassiere – le parti potrebbe proseguire anche con la discussione.

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