I due principali poli turistici della provincia,
secondo i dati della Regione Emilia Romagna, incrementano gli arrivi e i pernottamenti. Comacchio e i suoi lidi continuano una crescita che pare non volersi fermare con miglioramenti fin dagli anni immediatamente successivi alla pandemia. Ferrara dopo qualche tentennamento inziale ora vede un segno più costante pur mediamente inferiore a quello della Provincia.
A Comacchio gli arrivi nei primi sei mesi del 2025 (gennaio-giugno) sono stati, secondo i dati provvisori pubblicati dalla Regione Emilia Romagna, 141.447 in crescita dell’8,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. I pernottamenti, nello stesso periodo, sono stati 665.381 (+4,2% rispetto all’anno precedente).
“Dai segnali positivi – dice il sindaco di Comacchio Pierluigi Negri – di cui già disponevamo relativamente al periodo della Pentecoste che, differentemente dal 2024 quando cadde in maggio, quest’anno si è avuta in giugno, era presumibile un recupero di presenze straniere, in particolare di turisti tedeschi, che si è rivelato anche superiore alle aspettative”. Nel mese di maggio la cittadina aveva avuto un calo importante di arrivi e pernottamenti specialmente tra gli stranieri. Numeri compensati dall’incremento di giugno.
“I dati di giugno – aggiunge l’assessore al turismo Emanuele Mari – e del primo semestre dell’anno sono molto soddisfacenti, ma, come illustrato due giorni fa al tavolo del turismo alla presenza dell’assessore regionale al turismo Roberta Frisoni, siamo anche consapevoli delle criticità che ci accomunano ad altre località della riviera, motivo per cui abbiamo condiviso strategie comuni per fare sempre meglio, implementando le politiche promozionali e la possibilità di accedere a finanziamenti”.
A Ferrara gli arrivi da gennaio a giugno sono stati invece 131.454 (+5,8% su 2024) e i pernottamenti 263.962 (+2,6% su 2024). L’amministrazione comunale risulta particolarmente soddisfatta dei numeri dei musei civici che, da dati del Comune, sono 171.824 dal 1° gennaio al 30 giugno 2025, il 7,01% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. A questi si devono sommare i numeri di Palazzo dei Diamanti, con la mostra temporanea dedicata ad Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, che ha chiuso con 72.855 visitatori dal 22 marzo al 20 luglio 2025.
“Aumenta il turismo a Ferrara, e in parallelo aumenta anche quello che visita i musei – dice l’assessore alla cultura Marco Gulinelli -. Un aumento significativo dei numeri di afflusso è un segnale inequivocabile del successo del progetto culturale messo in campo, frutto di una visione strategica, di scelte mirate dall’amministrazione e di un costante impegno nella valorizzazione del patrimonio”.
“Questo risultato – conclude – non sarebbe stato possibile senza la competenza, la passione e la professionalità del nostro Servizio Musei, e Ferrara Arte che con dedizione e spirito di innovazione ha saputo rendere la proposta culturale sempre più accessibile, attrattiva e coinvolgente”.
Il museo più cercato, rimane il Castello Estense, che chiude i primi sei mesi dell’anno con 89.109 presenze, + 4,83% rispetto lo scorso anno (sempre gennaio-giugno 2024). I mesi migliori sono aprile, con ben 23.617 visite, e maggio, con 20.677 ingressi.
Anche il Museo Schifanoia cresce rispetto allo scorso anno: + 8,14% rispetto allo stesso periodo del 2024, con 39.894 visitatori. Anche qui i mesi migliori sono aprile e maggio, rispettivamente 11.388 e 9.503 presenze.
Il museo a pagamento che cresce di più in termini di accessi è il Museo della Cattedrale, con 11.097 visitatori (+10,7% rispetto al 2024). Quello a ingresso gratuito è invece la Casa di Ludovico Ariosto, che aumenta rispetto allo scorso anno del 18,79%, segnando 6.587 ingressi.