Una sintesi tra maggioranza e opposizione sui grandi eventi pare difficile, se non impossibile, da trovare, anche quando c’è una petizione con 500 firme di residenti in zone limitrofe a piazza Ariostea che denunciano disagi per il Ferrara Summer Festival. L’ordine del giorno grazie al quale se ne discute in Consiglio comunale era stato presentato il 25 giugno da Sara Conforti (Pd) dopo l’inizio dei concerti il 17 dello stesso mese con gli Slipknot e la riunione dei residenti il 23 al parco Massari. È stato respinto con 11 voti favorevoli e 16 contrari.
La possibilità di discuterne è arrivata solamente a evento finito. “Abbiamo perso – sottolinea Conforti – una grande occasione di far capire ai cittadini che un dissenso espresso in modo educato e rispettoso è un dissenso a cui si deve dare ascolto”. “Dispiace constatare – aggiunge – che c’è la rottura di un patto con i cittadini, un muro di indifferenza invece di un ascolto e piccoli correttivi che potevano essere di aiuto”.
Tutta l’opposizione in più occasioni ribadisce di non essere contraria ai grandi eventi ma di ritenere più adatti altri luoghi a concerti come quelli degli Slipknot o dei Lynyrd Skynyrd, luoghi come il Parco Sud per cui però non ci sono progetti in corso nonostante l’ultima giunta Tagliani avesse impostato alcune interlocuzioni con il ministero della Difesa proprietario dell’area.
“Io – dice Fabio Anselmo (Civica Anselmo) – ho espresso una posizione non di ostruzionismo ma di criticità verso alcune location”. L’ex candidato sindaco per il centrosinistra dà atto al sindaco ai aver sempre sostenuto questo tipo di eventi pur ricordando che “deve essere il sindaco di tutti” cercando di “comprendere le criticità”.
“Stiamo parlando – aggiunge Anna Zonari (La Comune di Ferrara) – di una piazza solitamente piena di bambini e bambine, uno spazio pubblico sottratto alla città e alle famiglie”. Non si tratta dunque di un mero “no ai concerti” e sottolinea come per questo tipo di attività si debbano sentire anche le attività commerciali.
Marzia Marchi (M5S) si aspettava la presenza del sindaco ritenendo importante avere risposte anche in sede istituzionale e non solamente attraverso canali social. Massimo Buriani (Pd) ricorda le parole ascoltate il 23 giugno da parte dei cittadini, parole che hanno espresso “disagi profondi che vanno ascoltati”.
Molti gli interventi anche dalla maggioranza con Camilla Mondini (FdI) a riportare la sua posizione di residente oltre che di consigliera. Alla consigliera i disagi non sono sembrati eccessivi soprattutto dopo le accortezze avute in seguito ai primi giorni di eventi e, sottolinea, “una visibilità così a Ferrara si è vista poche volte”.
Tema quest’ultimo ripreso anche dal consigliere della Civica Fabbri Ben Kulli per cui “a questa opposizione non va mai bene niente” mentre “noi parliamo con i cittadini e conosciamo bene i loro disagi”.
La chiusura all’assessore Matteo Fornasini (FI) a cui spetta il compito di rappresentare la giunta e ringrazia il Questore per la riuscita del Ferrara Summer Festival così come tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione. L’assessore crede “veramente che questi grandi eventi siano un’opportunità” e la dimostrazione sarebbe che non si tratta “più eventi mordi e fuggi” tanto che “la permanenza media di turisti in città è aumentata”.
Fornasini ribadisce anche che l’amministrazione è “sempre stata disponibile al confronto” oltre ad aver monitorato i decibel dei concerti per evitare che si raggiungessero soglie di rumore eccessive. Ricorda poi che delle 16 serate di cui era composto il festival 8 si sono concluse entro mezzanotte e 6 tra mezzanotte e l’una mentre solamente due hanno avuto permessi fino alle 2 di notte.
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