Arriva, per bocca dell’assessora Cristina Coletti, la risposta alla mozione di Marzia Marchi (M5S) con la quale chiedeva spiegazione in merito al presunto sottoutilizzo di una delle apparecchiature per la Tac presso il Servizio di Radiologia dell’Ospedale Sant’Anna. Una sollecitazione, dice la consigliera, che “parte da operatori del reparto sanitario” a volte in “imbarazzo” per le situazioni che posso crearsi.
“La diagnostica 6 – spiega l’assessora Coletti leggendo un documento esplicativo delle Aziende Sanitarie – è una delle tante strumentazioni cosiddette pesanti di cui sono dotate le aziende. La programmazione viene effettuata in base alle necessità e alle risorse disponibili”.
Per il funzionamento servono un medico, un tecnico di radiologia e un infermiere ma servono anche “periodi di riposo e manutenzione”. Così spazi “che possono sembrare di inutilizzo sono invece funzionali” e serve un “delicato ma accurato bilanciamento di tutte le necessità”.
Per le Aziende Sanitarie non si tratta dunque di un sottoutilizzo tant’é che “non incide sulla produttività del sistema, infatti non risultano ritardi nelle liste d’attesa”.
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