Lagosanto. “Si respira aria pesante, anzi rovente all’Ospedale del Delta”: con queste parole il sindacato Fials denuncia una situazione definita come insostenibile all’interno del nosocomio, tra temperature torride nei reparti e apparecchiature sanitarie fuori uso da settimane.
Nei reparti di degenza, nelle Unità Operative di Medicina e Lpa, i climatizzatori sarebbero guasti da oltre una settimana. “Un problema di malfunzionamento dei condizionatori d’aria che si è manifestato anche la scorsa estate e che non ha prodotto nessun intervento preventivo”, scrive Fials, sottolineando come il disagio colpisca sia i pazienti che il personale sanitario, nonostante siamo solo all’inizio dell’estate.
Non va meglio nel servizio di radiologia, dove il caldo si somma a gravi problemi tecnici. “La Tac ha ormai superato i 15 anni di età” e presenta monitor fuori uso, rendendo “problematico il posizionamento dei pazienti sui lettini, con notevoli difficoltà di manovra per i tecnici di radiologia”. Più grave ancora la situazione dell’angiografo, “installato nel 2000” e “fermo da un mese”, con pezzi di ricambio ormai introvabili.
Dal 23 giugno sono sospese le Tac coronariche, mentre per angio Tac e coronaro Tac “è previsto un fermo fino al 30 giugno per manutenzione straordinaria”. Una condizione che compromette l’assistenza non solo al Delta, ma anche nel bacino del Distretto Ovest (Cento, Bondeno).
Secondo Fials, “i Servizi di Radiologia e le attrezzature radiologiche patiscono anni di trascuratezza” e la situazione attuale “offre un quadro desolante, una pessima immagine della sanità ferrarese”. Il sindacato accusa i vertici sanitari locali di “incuria, incapacità gestionale, o volontà di affossare ulteriormente… la sanità pubblica” e chiede “tempi certi per la sostituzione delle apparecchiature obsolete, non spot pubblicitari”.
Considerata “beffarda”, infine, la campagna aziendale per il risparmio energetico rivolta ai dipendenti: “Soprattutto al Delta, dove le apparecchiature energivore sono morte o in letargo”.
Fials conclude chiedendo che “i vertici aziendali rendano conto ai cittadini, ai lavoratori del loro operato”, ribadendo l’urgenza di interventi strutturali e definitivi.
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