Naomo sul palco. Il Comune non c’entra
"Come consigliere comunale ma anche come cittadino, mi aspetto una qualche spiegazione poichè è fuori discussione l’altissimo valore simbolico ed istituzionale di quell’evento"
"Come consigliere comunale ma anche come cittadino, mi aspetto una qualche spiegazione poichè è fuori discussione l’altissimo valore simbolico ed istituzionale di quell’evento"
“Ferrara, le donne e la città” organizza per venerdì 20 giugno 2025, alle ore 17, 30, presso la Sala Della Musica, via Boccaleone 19, un incontro pubblico per illustrare alla cittadinanza i risultati della prima parte di una ricerca effettuata su due quartieri della città Arianuova - Giardino e Krasnodar nell’ambito del progetto WWW. Women’s Wise Walkshop. Dal vivere gli spazi al progettare i luoghi
“A tutte le famiglie, alle prese con un dolore che è anche solo difficile immaginare, va il nostro pensiero più sincero e il nostro abbraccio. Come Regione Emilia-Romagna, ci stringiamo al loro dolore e a quello delle comunità colpite”
Il consigliere comunale Fabio Anselmo ha presentato un question time formale sollevando interrogativi sulla presenza dell’ex vicesindaco Nicola Lodi nella tribuna delle autorità durante la cerimonia del 5 giugno scorso dedicata alla Giornata Nazionale dell’Arma dei Carabinieri
Una nuova segnalazione solleva l’attenzione sul tema del disturbo acustico notturno in centro a Ferrara. A farla è l’ingegner Francesco Rendine, capogruppo in Consiglio comunale della lista civica Alan Fabbri Sindaco
Le forze di opposizione del Consiglio comunale di Ferrara – La Comune, Movimento 5 Stelle, Lista Civica Anselmo Sindaco e Partito Democratico – hanno presentato un articolato ordine del giorno che invita l’Amministrazione comunale a condannare le “gravi violazioni del diritto internazionale da parte di Israele” e ad adottare misure concrete, nei limiti delle proprie competenze, a sostegno del popolo palestinese.
Il documento parte dalla constatazione della gravità della situazione nei Territori palestinesi occupati. A Gaza, tra il 7 ottobre 2023 e il 6 giugno 2025, “la risposta militare israeliana ha causato 54.607 vittime palestinesi, almeno il 55% delle quali sono donne, anziani e minori”, con una distruzione pari al 92% delle unità abitative. Viene inoltre denunciato il blocco degli aiuti umanitari, la devastazione degli ospedali e l’urgenza di evacuare migliaia di feriti, compresi almeno 4.000 bambini, per ricevere cure non disponibili sul posto.
In Cisgiordania e a Gerusalemme Est, la repressione israeliana viene definita sempre più dura: “986 palestinesi uccisi, 17.000 arresti, 40.000 deportazioni o trasferimenti forzati”, mentre “la violenza dei coloni dilaga nell’indifferenza, se non con la connivenza, delle truppe occupanti”.
L’ordine del giorno richiama espressamente il parere emesso il 19 luglio 2024 dalla Corte internazionale di giustizia, secondo cui “la presenza stessa, civile e militare, di Israele nel Territorio palestinese occupato è illegale” e Israele ha “l’obbligo assoluto di porvi fine il più rapidamente possibile”. Gli Stati terzi, compresa l’Italia, hanno il dovere di non riconoscere come lecita tale situazione, di non prestarvi aiuto e di cooperare per mettervi fine.
In quest’ottica, si chiede che l’Italia interrompa le forniture militari a Israele, riveda le relazioni economiche e culturali, si attivi in sede europea per la sospensione dell’Accordo di associazione con Israele e adotti sanzioni contro la leadership israeliana analoghe a quelle imposte alla Russia.
Anche gli enti locali sono chiamati a fare la propria parte. Il rispetto delle norme internazionali è un dovere anche per le amministrazioni comunali – viene richiamato nel documento – che possono decidere di non intrattenere relazioni con enti e imprese coinvolte nell’occupazione.
Per questo, le opposizioni chiedono che il Comune di Ferrara sospenda eventuali accordi in essere con soggetti israeliani legati all’occupazione o alle colonie, effettui un censimento delle relazioni attive con soggetti oggetto di critiche da parte della Corte internazionale, rifiuti ogni forma di collaborazione con aziende o istituzioni connesse alle colonie illegali, garantisca accoglienza sanitaria ai profughi palestinesi e supporto ai presidi sanitari di Gaza. Viene inoltre chiesto che il Comune manifesti il proprio sostegno al popolo palestinese attraverso eventi pubblici, tavole rotonde, relazioni istituzionali e cooperazione con la società civile palestinese e con le Ong israeliane per i diritti umani, e che si attivi presso le sedi istituzionali nazionali e internazionali – come Anci o la Conferenza Stato-Regioni – per promuovere il rispetto degli obblighi internazionali.
Il documento si chiude con un appello affinché ogni iniziativa dell’ente sia improntata al rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e della giustizia globale.
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