Portomaggiore
17 Giugno 2025
Alba (Flai Cgil): "Per i prossimi tre mesi abbiamo affrancato centocinquanta lavoratori da quelle persone che lì sfruttano"

Agribus. Partito il primo viaggio contro lo sfruttamento

di Redazione | 2 min

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Sono passati due mesi dall'avvio del progetto Agribus, un'iniziativa sperimentale di trasporto collettivo per lavoratori agricoli nella provincia di Ferrara. A fare il punto sullo stato dell'iniziativa e primi risultati raggiunti è Dario Alba, segretario provinciale della Flai Cgil, coinvolto direttamente nella realizzazione del progetto, tra difficoltà incontrate e prospettive future

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Tre linee andata e ritorno per un servizio concreto ai lavoratori che, oltre a poter raggiungere il posto di lavoro, risparmiano tra i 150 e i 180 euro. A tanto ammonta, ci dice Dario Alba della Flai Cgil, la cifra che i caporali possono chiedere per portare le persone sui posti di lavoro.

Proprio la Cgil, insieme alla Prefettura, al Comune di Portomaggiore, a Cidas, Confagricoltura e Inps sostiene il progetto Agribus – La legalità si fa strada iniziato ufficialmente nella primissima mattina di martedì 17 giugno con le prime corse in partenza da Portomaggiore per arrivare fino a Lagosanto e all’Abbazia di Pomposa (nella tratta più lunga) o a Medelana e San Giovanni di Ostellato (nelle tratte più brevi).

Una prima notte che, racconta Alba, “è andata molto bene”  e, grazie al servizio, “per i prossimi tre mesi abbiamo affrancato centocinquanta lavoratori da quelle persone che lì sfruttano”. Alla partenza erano presenti anche il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, il sindaco di Portomaggiore Dario Bernardi e la direttrice provinciale dell’Inps di Ferrara Annalisa D’Angelo.

Una “prima vittoria” e un “unicum in Italia” per un progetto che ad ora è ancora “sperimentale” anche se Alba spera “funzioni e vada avanti e possa portare un domani a un servizio pubblico integrato”.

I sindacati sono soddisfatti, lo sono Fai Cisl e Uila Uil e soprattutto la Flai Cgil. “Abbiamo sollecitato – spiega Alba – la Prefettura come Cgil e speriamo possa essere esteso questo progetto”.

Un progetto che viene considerato un “passo importante” e, “se funzionerà, credo e spero che il ministero dell’Interno faccia fatica a non finanziarlo, ad estenderlo e a replicarlo”.

Al momento infatti il progetto è nella graduatoria dei bandi Integrazione e Immigrazione del Ministero dell’Interno e “bisogna aspettare che venga approvato”.

A usufruirne sono “principalmente pakistani, comunità più folta a Portomaggiore” e “la prima notte è filato tutto liscio” con tutti i pullman pieni. “Un grandissimo risultato” dice Alba nonostante abbia avuto “il timore che qualcuno frenasse questa iniziativa”.

Un “momento emozionante per tutti” e “speriamo che continui a essere così nei prossimi mesi”.

Per il progetto sono stati stanziati 125mila euro per i prossimi tre mesi. Tre le tratte con due pullman impiegati da circa 50 posti. La linea 1 parte alle 4 da Portomaggiore e arriva a San Giovanni di Ostellato alle 4.30. La linea due parte mezz’ora dopo, sempre da Portomaggiore, e fa tappa a Lagosanto (5.20) e Abbazia di Pomposa (5.20). L’ultima parte invece alle 5 e arriva a Medelana alle 5.30.

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