di Nicolò Govoni

“Win or go home” dicono oltreoceano, e forse così il concetto può essere più chiaro e comprensibile anche a squadra e società dopo la pessima partita di Solbiate Arno, che tutto sembrava tranne una partita di playout da parte dei biancazzurri, affrontata e condotta malissimo, finita peggio.

La Spal, ora come ora, ha abbondantemente un piede in Serie D. Solo la vittoria – e basta un gol di scarto – contro i baby rossoneri di Massimo Oddo eviterà una catastrofe sportiva che una città come Ferrara non merita, e così i suoi tifosi, che hanno risposto in massa alla chiamata della Curva Ovest e riempiranno sabato sera gli spalti del “Mazza”.

Basta un gol di scarto, sì, ma la Spal deve fare necessariamente i conti con la sua difesa, la terza peggiore del girone B con sessantadue reti subite (compreso il rigore di Sandri dell’andata playout) e un attacco che ha dimostrato tantissima sterilità durante l’anno: quindi fare un gol in più del Milan non sarà impresa semplice, numeri alla mano.

Poi, la statistica dei precedenti è assolutamente contraria ai biancazzurri. Il Milan Futuro ha sempre vinto contro la Spal quest’anno: doppio 2-1 rossonero in stagione, a cui si somma l’1-0 di sabato scorso al “Chinetti”. Una squadra che prima Dossena e poi Baldini non sono riusciti mai ad affrontare con il giusto atteggiamento, mentale e tattico.

Dall’altra parte mister Oddo, retrocesso in C con la Spal due stagioni or sono. Il tecnico rossonero va verso la riconferma della formazione che a Solbiate Arno ha annichilito i biancazzurri: Nava tra i pali, difesa a tre con Minotti, Camporese e Bartesaghi; poi Quirini, Alesi, Sandri, Brabca e Bozzolan i cinque a centrocampo, dietro alle due punte Traorè e Ianesi.

Ferrara ci sarà, il “Mazza” sarà una bolgia, pronto a spingere la squadra lontano dal baratro, nell’ultima partita di un enorme capitan Antenucci, per non finire nell’inferno della D: la squadra ha l’ultima occasione per rispondere sul campo.