Cronaca
15 Maggio 2025
Il fatto è accaduto in piazzale Castellina, un mese dopo l'episodio di via Olimpia Morata. L'accusa è di rapina e lesioni ai danni di un membro dei Vikings/Arobaga

Vendetta dopo l’agguato col machete. Processo per due Eiye

di Davide Soattin | 2 min

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È approdato ieri mattina (mercoledì 14 maggio) in aula – davanti al collegio del tribunale di Ferrara – quello che a tutti gli effetti può essere inquadrato come il regolamento di conti tra clan nigeriani dopo la folle aggressione col machete avvenuta il 30 luglio 2018 lungo via Olimpia Morata, quando tre affiliati dei Vikings/Arobaga aggredirono il capo clan degli Eiye, Stephen Oboh, ferendolo gravemente.

Il procedimento che nasce come secondo tempo di quel violento agguato, infatti, è relativo a un altro fatto di sangue avvenuto un mese più tardi, il 28 agosto 2018, in piazzale Castellina, quando sette membri del clan degli Eiye avrebbero vendicato quell’episodio, aggredendo – secondo l’accusa – il rivale Felix Tuesday dei Vikings/Arobaga con machete, bottiglie di vetro rotte, calci e pugni, ferendolo al sopracciglio sinistro e rubandogli il portafoglio con dentro 70 euro, oltre che quattro telefoni cellulari.

A processo per questo fatto – con la duplice accusa di rapina e lesioni personali – ci sono oggi il 28enne Lucky Uwadia e il 31enne Hassan Braimah, anche se la Procura di Ferrara aveva inizialmente chiesto il rinvio a giudizio per sette affiliati agli Eiye. Cinque posizioni però sono state stralciate poiché irreperibili, tra cui quelle dello stesso Stephen Oboh e del fratello Isaac, e quindi saranno solamente due quelli che dovranno rispondere della spedizione punitiva nei confronti di Tuesday.

A Isaac Oboh – in un altro procedimento – viene contestata anche una seconda rapina ai danni di Felix Tuesday avvenuta il 24 settembre 2018 quando, all’interno del circolo privato D-Verso di via Modena, insieme ad altri due, lo avrebbe aggredito con coltello, bottiglie di vetro, calci e pugni, derubandolo di 100 euro che aveva nella tasca dei pantaloni. Lo stesso avrebbe fatto – qualche ora più tardi – col proprietario del locale, rapinandolo in maniera violenta di 2.100 euro che custodiva nella cassa del circolo privato.

Alla fine dell’udienza filtro di ieri (mercoledì 14 maggio) il collegio del tribunale di Ferrara ha rinviato al 19 novembre, quando saranno sentiti alcuni testimoni, tra cui lo stesso Felix che al momento è in carcere a Cosenza, dove sta scontando i 9 anni, 3 mesi e 20 giorni inflitti dalla Corte d’Appello di Bologna per il processo alla mafia nigeriana, dopo che in primo grado era stato condannato a 12 anni. Su questo procedimento si esprimerà la Cassazione all’udienza del 27 maggio.

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