Comparirà oggi (29 aprile) pomeriggio, davanti al gip del tribunale che ne dovrà convalidare l’arresto, il 64enne Sergio Borea, l’uomo che – lo scorso 25 aprile – ha sparato due colpi di fiocina ferendo i vicini di casa, nonché parenti, Lauro Collini e Graziana Arlotti a Boara.
Al momento l’uomo è nel carcere di via Arginone, accusato di duplice tentato omicidio.
Al legale che lo difende, l’avvocato Massimo Bissi, ha detto di non ricordare nulla di quanto accaduto, probabilmente a causa dell’ingestione di psicofarmaci con cui venerdì scorso, dopo aver compiuto il gesto, ha tentato di togliersi la vita, prima che i carabinieri lo rintracciassero a Malborghetto di Boara e lo affidassero alle cure dei sanitari del 118 che, dopo averlo caricato in ambulanza, lo hanno trasferito all’ospedale Sant’Anna di Cona, dove è stato piantonato dai militari fino al momento delle dimissioni.
“L’ho trovato ancora in stato confusionale – ha affermato il legale a Estense.com -, frastornato. Ha dei vuoti di memoria molto importanti e non siamo riusciti a ricostruire i fatti”.
Intanto migliorano le condizioni cliniche dei coniugi Lauro Collini e Graziana Arlotti, entrambi ricoverati all’ospedale Maggiore di Bologna. I due sono fuori pericolo. Il marito – colpito all’addome dalla fiocina – era stato elitrasportato in condizioni serie e al momento – pur in un quadro di graduale miglioramento – resta ancora in prognosi riservata in un letto del Reparto di Rianimazione, mentre la moglie, apparsa sin da subito meno grave, è ricoverata in Medicina d’Urgenza e ha già incontrato il figlio Luca.
“Ho fatto visita alla mamma – ha detto a Estense.com – e ho anche scambiato con lei qualche chiacchiera. Sia lei che il papà oggi stanno meglio. Fortunatamente per entrambi, col passare delle ore, il decorso sta proseguendo come dovrebbe proseguire e per ora sono tutti e due fuori pericolo di vita. È veramente una fortuna poterlo affermare oggi, soprattutto se penso ancora a quanto accaduto venerdì pomeriggio e ai risvolti negativi che sarebbero potuti derivare da quel fatto“.
Negli ultimi tempi, Borea aveva vissuto forti pressioni. Da poco era uscito dagli arresti domiciliari, ai quali era stato sottoposto per una condanna rimediata per essersi inventato un testamento olografo scritto, a suo dire, da una anziana che gli aveva lasciato in eredità un appartamento, poi venduto dal 64enne a un ignaro acquirente per intascarsi i soldi. Qualche anno prima era stato condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi per circonvenzione di incapace proprio ai danni della stessa anziana: in poco tempo le aveva prosciugato i risparmi di una vita, circa 280mila euro.
Lo scorso marzo poi era deceduta la moglie, cugina di Collini, dopo una lunga malattia.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com