Salute
27 Aprile 2025
Sicurezza, salute e lotta all’amianto: il punto sui progetti e le attività delle Aziende Sanitarie ferraresi tra prevenzione, diagnosi e tutela dei lavoratori

Difendere la salute sul lavoro: una sfida ancora aperta

di Redazione | 8 min

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Nella “Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro e delle vittime dell’amianto”, che nel 2025 è il 28 aprile, facciamo il punto con i professionisti e i Servizi delle Aziende Sanitarie ferraresi coinvolti su questa tematica.

L’UNITÀ OPERATIVA DI PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO (UOC PSAL) DELL’AZIENDA USL DI FERRARA (afferente al Dipartimento di Sanità Pubblica diretto dalla dott.ssa Clelia de Sisti) si pone come riferimento per le imprese, il sindacato, i lavoratori e le lavoratrici, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e, più in generale, per tutti i portatori di interesse per fornire le informazioni e l’assistenza sui fattori di rischio, sulle misure di prevenzione adottabili, sulle previsioni normative e regolamentari, privilegiando i temi dei Piani Mirati di Prevenzione (Pmp) dell’attuale “Piano regionale di Prevenzione”.

L’Unità operativa ha come obiettivo la tutela della salute all’interno dei luoghi di lavoro e, in particolare, la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.  “L’infortunio sul lavoro” è un danno alla salute, che si verifica in occasione di lavoro, in modo violento, di natura per lo più traumatica, fatta eccezione delle malattie infettive e della patologia allergica di origine professionale che vengono trattate dall’Inail come infortuni. A differenza degli infortuni, la “malattia professionale” si instaura nel tempo, a seguito di una prolungata esposizione ad un fattore di rischio fisico, chimico oppure organizzativo, che si manifesta a distanza di tempo dall’inizio dell’esposizione, talora anche quando questa è cessata. Ciò è particolarmente evidente nei tumori professionali e in particolare nel mesotelioma pleurico maligno (MM), patologia tumorale da amianto che può comparire anche a distanza di 40 anni dall’inizio dell’esposizione. Purtroppo, nel nostro Paese fino alla messa al bando, intervenuta nell’aprile del 1994 a seguito della legge 257/92, l’esposizione è stata rilevante e ciò ha causato, a partire dalla fine degli anni 80 del secolo scorso, un progressivo aumento delle morti causate dalla malattia, che tutt’oggi presenta una bassa aspettativa di vita dal momento della diagnosi.

“L’elaborazione effettuata dall’Osservatorio regionale sugli infortuni sul lavoro (Oreil) della Regione Emilia-Romagna – sottolinea la dott.ssa Antonia Maria Guglielmin, direttrice delle Unità Operativa di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (Psal) dell’Azienda Usl di Ferrara – a partire dai dati consolidati Inail evidenzia un aumento delle denunce presentate a Ferrara nell’anno 2023 del 22%. Nel 2024 si sono verificati nella Provincia di Ferrara 2 infortuni mortali, entrambi in agricoltura. Anche lo scorso anno si sono verificati nel nostro Paese più di 1000 infortuni mortali, e la tendenza– sia pure in leggero calo dopo il 2020 – sembra mantenersi al di sopra dei 1000 casi all’anno. Nel 2023 – prosegue la professionista – sono state denunciate a Ferrara 249 malattie professionali, di cui 89 sono state riconosciute dall’Istituto Assicuratore (Inail). Importante sembra essere l’aumento dei mesoteliomi denunciati che da queste elaborazioni risulterebbero pari a 14 casi nel 2024, a fronte degli 11 dell’anno precedente. Negli ultimi anni si è registrato un aumento dell’incidenza del mesotelioma maligno in Italia e in molti altri paesi industrializzati a causa del lungo tempo di latenza tra inizio dell’esposizione e comparsa della malattia, l’allungamento della vita e il miglioramento delle tecniche diagnostiche”.

Presso l’Ambulatorio di Medicina del Lavoro dell’unità Operativa vengono fatte su richiesta dei lavoratori, Medici di Medicina Generale e Medici Specialisti valutazioni dello stato di salute al fine di diagnosticare o escludere la presenza di una malattia riconducibile all’attività lavorativa svolta e indirizzare al percorso assicurativo/previdenziale più appropriato.  Diverse patologie professionali possono derivare da cause di origine lavorativa ed extra-lavorativa: sempre più importante è associare alle misure di prevenzione messe in atto dalle aziende, la promozione dell’adozione di sani stili di vita, quali l’attività fisica, l’abolizione del fumo e dell’alcol, una sana alimentazione.

Per questo motivo la Psal dell’Ausl di Ferrara mette in atto presso le aziende del territorio il progetto regionale “Luoghi di lavoro che promuovono salute” attraverso incontri, incentivazione della formazione dei medici competenti al metodo dell’approccio motivazionale del cambiamento e messa a disposizione di materiali informativi.

Nell’ambito dell’attività specialistica di medicina del Lavoro viene anche assicurata l’assistenza sanitaria e informativa agli ex esposti ad amianto residenti su territorio, secondo le linee guida nazionali e regionali.

Il ruolo dell’ambulatorio è il monitoraggio degli “ex esposti” rispetto alle patologie non tumorali correlate all’amianto (placche pleuriche, ispessimenti pleurici diffusi, asbestosi…). Accanto alla sorveglianza sanitaria viene effettuata attività di counselling sull’importanza di adottare stili di vita salutari per prevenire complicanze, l’informazione relativa agli aspetti assicurativi e previdenziali e infine l’invio al relativo percorso di presa in carico e cura nel caso di riscontro di patologie tumorali da amianto (tumore del polmone, mesotelioma, tumore della laringe…). Tutte le prestazioni sono effettuate in regime di esenzione dal ticket.

Attualmente l’ambulatorio ex esposti ad amianto ha in carico 41 pazienti, di cui nel 2024 ne sono stati visitati 19 (di cui 5 richieste di prima visita). L’ambulatorio, attivo da anni, è stato definitivamente strutturato nel 2018 a seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 1410/2018.

In relazione alle risultanze della visita medica e degli accertamenti previsti dal protocollo sanitario (accertamenti di primo livello) è possibile prescrivere, sempre in esenzione, svariati accertamenti di secondo livello, tra cui: Tc torace, visita pneumologica, visita di chirurgia toracica, visita Orl, pletismografia corporea, broncoscopia.

Importanti sono le collaborazioni istituzionali con Inail, Inps, Unife, Itl, Associazioni sindacali e imprenditoriali, Enti bilaterali, al fine di progettare e coordinare azioni che incentivino il lavoro di qualità sul territorio.

L’Unità Operativa svolge inoltre attività di registrazione e analisi dei tumori professionali (in particolare mesoteliomi, tumori naso sinusali) e di tutte le malattie professionali al fine dei registri nazionali di patologia.

Sulla base delle indicazioni nazionali, regionali e su richiesta dell’Autorità Giudiziaria i tecnici e i medici dell’Unità Operativa effettuano attività di controllo sulle aziende del territorio, in particolare nel comparto costruzioni e nell’agricoltura (comparti caratterizzati dalla maggiore incidenza infortunistica), per verificare l’avvenuta adozione delle misure finalizzate a prevenire gli infortuni e le malattie professionali.

Ai fini di giustizia, ma anche assicurativi, previdenziali e prevenzionistici, i tecnici e i medici del servizio effettuano con la direzione e su delega dell’Autorità Giudiziaria indagini per infortunio e malattie professionali.

Un settore dell’Unità Operativa (Impiantistico Antinfortunistico) si avvale di personale tecnico specializzato nell’effettuazione delle verifiche previste per legge di impianti di messa a terra, apparecchi a pressione, valvole, apparecchi di sollevamento, la cui scrupolosa verifica rappresenta una importante misura di prevenzione di infortuni da attrezzature e impianti.

RETE PER L’ASSISTENZA AI MALATI DI MESOTELIOMA PLEURICO MALIGNO. Anche l’Azienda Ospedaliero – Universitaria e l’Azienda Usl di Ferrara fanno parte di questa rete: il S. Anna rientra sia nei Centri di I che di II livello. Secondo i dati forniti dal Registro regionale mesoteliomi, tra il 1996 e il 2022, in Emilia-Romagna si sono registrati 3.357 casi di persone affette da questa rara forma tumorale, che spesso risulta correlata all’esposizione ad amianto, di cui 134 nel 2022. In 2.034 casi, inoltre, l’esposizione all’amianto è stata classificata come professionale.

Alla costruzione del Pdta relativo al mesotelioma pleurico maligno ha partecipato anche l’Azienda S. Anna di Ferrara, attraverso il contributo del dott. Mario Tamburrini dell’Unità Operativa di Pneumologia, del dott. Pio Maniscalco dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica, della prof.ssa Luana Calabrò della Unità Operativa di Oncologia. L’Ospedale di Cona collabora con le altre strutture del territorio alla fase diagnostica di I livello ed è stata identificata al tempo stesso come uno dei sette centri regionali di II livello, dove vengono eseguiti trattamenti oncologici e chirurgici avanzati.

IL RUOLO DELL’UNITA’ OPERATIVA DI ANATOMIA PATOLOGICA. Un ruolo importante nella diagnostica del mesotelioma pleurico maligno viene svolto dall’Unità Operativa di Anatomia Patologica (direttore prof. Giovanni Lanza; referente di patologia pleuropolmonare dott.ssa Deborah Gabriele) che ha il compito di effettuare la diagnosi istologica dopo valutazione microscopica del materiale bioptico ottenuto prevalentemente per via toracoscopica. La diagnostica del mesotelioma è complessa e spesso richiede l’utilizzo di numerose analisi immunoistochimiche per differenziare il mesotelioma da altre neoplasie primitive o metastatiche e da processi proliferativi mesoteliali reattivi. L’anatomopatologo ha inoltre il compito di valutare parametri istologici e biomolecolari di significato prognostico e predittivi di risposta alle terapie.

“IL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE PROVINCIALE delle aziende sanitarie ferraresi – mette in evidenza la dott.ssa Concetta Mazza, direttrice del Servizio Prevenzione e Protezione Provinciale (Spp) delle Aziende Sanitarie ferraresi – ha come compito principale quello di individuare, ai sensi del D. Lgs. 81/08 “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro”, i fattori di rischio e le misure correttive per la mitigazione degli stessi ai fini della prevenzione e protezione dei lavatori nel rispetto della normativa vigente e sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale”.

Tra tutti i rischi per la sicurezza, particolare attenzione in questo periodo è rivolta alla Valutazione dei Rischi Psicosociali: Rischio Aggressioni, Rischio Stress Lavoro Correlato, Benessere Organizzativo, oltre che alla valutazione dei rischi specifici quali, ad esempio, Rischi da Movimentazione manuale carichi e pazienti (Mmp,Mmc), Rischio Biologico, Chimico etc.

Per il rischio da Mmp Mmc sono state poste in essere importanti azioni di mitigazione, come da esempio la formazione degli operatori e l’acquisto di ausili maggiori (come i letti elettrici) e ausili minori (come i telini di scorrimento) ai fini di migliorare l’ergonomia degli operatori e il confort dei pazienti.

In merito all’evento avverso relativo alle aggressioni, il Spp valuta ogni singola segnalazione di aggressione pervenuta dagli operatori attraverso la piattaforma regionale “Segnaler” e garantisce un supporto emotivo grazie alla presenza, all’interno del servizio, del “Gruppo Benessere: gruppo multidisciplinare a supporto di tutti gli operatori”.

Il Servizio propone inoltre Audit specifici nelle Unità Operative ove si ravvisi la necessità di confronto su temi specifici relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Inoltre, su mandato della Direzione Aziendale, ha recentemente aggiornato la “Valutazione del Rischio Amianto” presso le strutture aziendali. La valutazione del rischio amianto nei luoghi di lavoro è disciplinata dall’art. 249 del D. Lgs. 81/2008, in cui si menziona l’obbligo.

L’aggiornamento ha previsto una nuova mappatura che è stata condotta suddividendo i presidi Ausl e Ospedalieri in tre lotti, valutati in fasi temporali successive in cui si è data priorità ai presidi con maggiore presenza di personale e utenti. Seppur nel corso degli anni sono state realizzate bonifiche di coperture in cemento amianto (tipo eternit) nei nostri edifici, il Spp ha aggiornato in modo approfondito e sistematico il censimento dei materiali contenenti amianto, come previsto dalla citata Legge n. 257/1992 e del successivo Dpr 8 agosto 1994.

L’aggiornamento della valutazione del rischio amianto, con verifica dello stato di conservazione dello stesso, comporta la successiva programmazione degli interventi di bonifica, ove necessari, da realizzare seguendo le priorità di intervento indicate nella valutazione del rischio amianto.

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