Attualità
24 Aprile 2025
Si tratta di un collaudo necessario e tra le ultime fasi del percorso che intende rendere più green la mobilità a Ferrara

Arrivato il primo carico di idrogeno per i dodici autobus ibridi

di Redazione | 3 min

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Arrivato mercoledì 23 aprile a Ferrara il primo carico di idrogeno per i 12 autobus ibridi. Si tratta di un collaudo necessario e tra le ultime fasi del percorso che intende rendere più green la mobilità a Ferrara: oggi infatti, per la prima volta l’idrogeno viene immesso all’interno dell’impianto, al posto dell’azoto usato in precedenza per collaudare la nuova struttura di rifornimento di via Trenti 32, nell’area ex Ecosfera.

“La tecnologia legata all’utilizzo dell’idrogeno per alimentare i bus cittadini si è affacciata all’attenzione della mobilità pubblica nel nostro Paese grazie alle possibilità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile. Ferrara ha fin da subito colto anche queste occasioni, per rendere più green e più sostenibile il trasporto pubblico locale. Quello avvenuto oggi è il primo carico di idrogeno nell’impianto di Ferrara, ovvero il penultimo passo prima di mettere in esercizio il distributore a tutti gli effetti – dice l’assessore alla Mobilità Stefano Vita Finzi Zalman -. Dopo questi ultimi collaudi, i 12 nuovi mezzi potranno fare rifornimento entrare in funzione, circolando per le vie cittadine come previsto entro l’estate”.

Il progetto del Comune di mobilità urbana sostenibile con gli autobus a idrogeno, predisposto da Tper in accordo con Ami, è finanziato da fondi Pnrr e Psnms. Le risorse sono state utilizzate per l’acquisto di 12 mezzi ad emissioni zero elettrici alimentati a idrogeno e dotati di fuel cell per la trazione (bus fuel cell a idrogeno di Tper, Solaris Urbino 12 hydrogen), per realizzare le relative infrastrutture di manutenzione e di rifornimento della nuova flotta di autobus alimentati ad idrogeno: predisposizione degli allacciamenti e degli impianti di ricarica, progettazione, direzione lavori, il coordinamento della sicurezza e collaudo. Le risorse sono servite anche per l’acquisizione di due, cosiddetti, carri ‘bombolai’ per l’approvvigionamento dell’idrogeno e il rifornimento delle stazioni per l’alimentazione.

Sul piano ecologico, l’attivazione del nuovo servizio è altamente green e interamente a emissioni zero: combinando idrogeno e ossigeno atmosferico in presenza di un catalizzatore, quindi senza combustione termica, la cella a combustibile genera l’elettricità necessaria ad azionare un motore elettrico, producendo vapore acqueo come unica emissione. Gli autobus a idrogeno, infatti, utilizzano celle a combustibile in cui l’idrogeno reagisce con l’ossigeno, generando elettricità e vapore acqueo. L’energia alimenta i motori elettrici nelle ruote, mentre l’eccesso viene immagazzinato nella batteria e usato in fase di accelerazione. In frenata, i motori producono corrente, riducendo il consumo di idrogeno. Questo sistema dunque emette solo vapore e calore, senza inquinanti, garantendo una mobilità pulita e sostenibile.

La cella a combustibile da 70 kW di cui è equipaggiato trae l’idrogeno da cinque serbatoi compositi posizionati sul tetto dell’autobus che possono contenere 37,5 kg di idrogeno consentendo una percorrenza superiore a 350 chilometri con un singolo pieno. Nella strategia di investimento per diminuire il livello di inquinamento, c’è anche un altro progetto per l’acquisto di 8 bus elettrici del tipo “Opportunity” e la realizzazione dei relativi impianti di ricarica elettrica, più gli impianti di rifornimento di idrogeno.
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