Fiscaglia. Dopo la notizia relativa all’ambizioso progetto per la valorizzazione di una quota di 20 ettari dell’azienda Ex Fante di Migliaro, di proprietà del Comune e assegnata in concessione alla Sis, arriva il commento del consigliere comunale Marveno Brina di Scelgo Fiscaglia.
“Lungi da noi l’intenzione di criticare a priori un’idea che nasce con tante ambizioni e che si propone di intercettare importanti finanziamenti pubblici, e che, anche solo per l’impegno profuso nell’escogitare l’acronimo con cui viene battezzata, che batte tutti i record di lunghezza e fantasia (S.E.M.I.N.A.R.E.), merita tutta l’attenzione possibile” esordisce il consigliere.
Brina prosegue: “Ci sentiamo però in dovere di ricordare i precedenti che riguardano la gestione pubblica di quell’area, con particolare riferimento proprio alla assegnazione all’attuale conduttore. Il monitoraggio che in corso d’opera abbiamo fatto portò ad evidenziare una situazione, a qualche anno dell’assegnazione, caratterizzata da una significativa inadempienza dell’assegnatario nello svolgimento degli impegni solennemente sottoscritti e perfino nella puntuale corresponsione dei canoni”.
“C’erano gli estremi – ricorda – per una revoca dell’assegnazione, per tentarne una nuova a favore di chi avesse garantito l’effettiva esecuzione degli impegni, e soprattutto una ricaduta in termini di sviluppo e occupazione.
L’amministrazione preferì invece, con una delibera di giunta appositamente approvata, porre in essere una sostanziale sanatoria delle inadempienze, rinunciando, oltre che alla possibile revoca, anche a qualunque tipo di risarcimento, e stabilendo inoltre una sostanziale discrezionalità dell’assegnatario per il completamento degli impegni assunti”.
“I precedenti quindi, trattandosi degli stessi soggetti attuatori, non depongono a favore di un buon esito del nuovo progetto” aggiunge Brina. “Vogliamo anche sottolineare – dice – che, se si legge attentamente la presentazione del sindaco sulla stampa, la sostanziale insoddisfazione per il precedente progetto appare nemmeno tanto fra le righe, visto che si parla di rilancio e di rinascita per un’area che fino a ieri veniva portata come fiore all’occhiello fra i progetti felicemente realizzati”.
“Abbiamo sostenuto in più occasioni – afferma il consigliere di minoranza – che il nostro territorio, il cui principale problema è il drastico calo della popolazione, soprattutto giovane, con il conseguente invecchiamento medio dei residenti e l’abbandono drammatico di moltissime attività commerciali e di servizi di vicinato, ha bisogno soprattutto di un rilancio di quelle attività in grado di attrarre e occupare mano d’opera giovane disposta all’esecuzione di lavori agricoli. Ci riferiamo infatti a un rilancio dell’agricoltura specializzata (ortofrutta in particolare), che consentirebbe l’utilizzo di ingenti e disponibili risorse comunitarie e l’insediamento di lavoratori, in grado di rivitalizzare i nostri centri sempre meno abitati, dove esistono numerose unità abitative, anche di pregio, completamente inutilizzate”.
“A tal fine il possesso di un’area agricola importante da parte dell’Ente Pubblico potrebbe costituire un asset importante” conclude Brina.
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