di Tommaso Piacentini
Tra il 14 e il 16 aprile lavoratori e lavoratrici sono stati chiamati alle urne per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie in tutti i comparti del pubblico impiego e nella scuola, università e ricerca. Una votazione che ha riscosso non solo un alto tasso di affluenza, pari a circa il 70% degli aventi diritto, ma anche una netta vittoria della Cgil, maggioritaria in praticamente tutti i comparti del settore pubblico.
Una vittoria che è stata orgogliosamente rivendicata dai segretari di Fp e Flc Cgil, Marco Blanzieri e Mauro Santi, riunitisi ieri (18 aprile) in conferenza stampa nella sede dell’organismo sindacale di piazza Verdi per commentare i dati di queste tornate elettorali, alla presenza della segretaria generale Veronica Tagliati.
“Complessivamente – ha illustrato Blanzieri – la funzione pubblica Cgil ha raccolto il 54,39% dei voti, con un aumento del 6,19%”, attestandosi così al primo posto, seguita dal 16,67% di Cisl Fp, dal 5,32% di Uil Fpl-Pa – che riscontra un calo pari a -3,49% dei voti – e dal 23,31% degli altri sindacati autonomi. “Questo è un dato importante – ha dichiarato Blanzieri – in quanto fa capire come i lavoratori guardino di più alle organizzazioni sindacali confederate e non ai sindacati autonomi, che risultano in calo”.
Un dato complessivo, quello enunciato, che trae la sua positività da un aumento di preferenze in ogni comparto dei servizi pubblici. Si riscontra, infatti, un +9,88% di voti per le funzioni locali, con un dato complessivo del 65%, il che significa, come ha spiegato Blanzieri, che “due lavoratori su tre vedono nella funzione pubblica Cgil il sindacato di riferimento per questo comparto”. Un risultato importante che è stato evidenziato anche dal coordinatore delle funzioni locali Marco Righi, il quale ha espresso la propria gioia nel vedere superati i dati già positivi del 2018 e del 2022. In questo comparto, inoltre, è stato raggiunto l’importante risultato del 73,4% delle preferenze per il Comune di Ferrara: “Un risultato importante”, come ha dichiarato Blanzieri, a cui si deve aggiungere la “vittoria nella sede della polizia locale, dove abbiamo battuto il Cse le cui aspettative erano altissime”. “Abbiamo vinto – ha sottolineato il segretario – sostenendo politiche di non utilizzo delle armi”.
Aumento del 9% anche per il comparto delle funzioni centrali, con un’attestazione complessiva del 37% delle preferenze – contro il 17% di Cisl e il 7% di Uil -, merito, a detta di Blanzieri, di un’opposizione netta al contratto collettivo nazionale di lavoro, risoltosi in un aumento in busta paga di soli 40 € al mese: “Chi ha firmato il Ccnl ha perso”, ha sottolineato il segretario, mentre “la contestazione al contratto ha dato i suoi frutti per chi ha deciso di non firmarlo”.
Una decisione che è risultata vincente se su 28 candidati, come ha illustrato la segretaria organizzativa delle funzioni centrali Irene Fantini, ne sono stati eletti 20, 12 uomini e 8 donne. Nel comparto delle funzioni centrali, inoltre, Fp Cgil si attesta la maggioranza assoluta in Inps e nel tribunale di Ferrara, mentre dal terzo posto risale al primo nell’Agenzia delle entrate, diventandone così primo sindacato con un aumento delle preferenze dell’11,83%.
Ulteriore aumento del 4% anche nella sanità, con un dato complessivo che assegna il 51% dei voti a Fp Cgil, la quale arriva così ad ottenere la maggioranza assoluta. Cgil, infatti, è l’unico sindacato in questo comparto a guadagnare seggi Rsu, in numero di 4, portando così il totale a 32 seggi assegnati su 63. Più in basso Cisl con il 20% e Uil con l’1%. “Abbiamo raccolto consenso con un dato importante, perché siamo riusciti a far votare 500 lavoratori in più rispetto al 2022” ha rivendicato Blanzieri, che, in conclusione, ha aggiunto “usciamo con grandi soddisfazioni da queste tornate elettorali, una grande responsabilità che richiede grande lavoro da compiere per il futuro”. Soddisfazione espressa anche da Francesca Chierici segretaria nel comparto della sanità pubblica-privata e la dirigenza medica: “La nostra forza è il gruppo, ma soprattutto la rete che si è creata in questi anni. Ci sono tante nuove entrate nella nostra Rsu, un gruppo giovane che dà tanta speranza per il futuro”.
Ottimi risultati anche per Flc Cgil per quanto riguarda il settore della scuola, primo sindacato con il 39,67% delle preferenze e 1769 voti assegnati. Soddisfazione da parte del segretario generale Mauro Santi, che ha ricordato lo “sforzo encomiabile fatto da delegati candidati e da chi ha fatto i seggi”. Un risultato importante che comporta grandi responsabilità, in un momento storico sempre più difficile per le scuole, che, come ha dichiarato Santi, “si trovano in ginocchio” non solo perché “sono arrivati i fondi del pnrr ma non l’organico per gestire questa partita”, ma anche a causa del taglio lineare della finanziaria che ha comportato una diminuzione di 5600 docenti e 2000 unità per il personale ata.
“In provincia – ha dichiarato Michele Filetti di Flc Cgil – siamo l’organizzazione sindacale che maggiormente riesce a rappresentare tutta la comunità educante”. “Anche i precari” ha aggiunto Santi, “che sono 250mila su 1 milione di addetti”.
In conclusione è intervenuta la segretaria generale Veronica Tagliati, la quale ha espresso il proprio ringraziamento “al gruppo dirigente, perché questi risultati sono il frutto della capacità dell’intero gruppo dirigente di essere presente in ogni comparto pubblico”. In riferimento poi all’alta affluenza al voto, Tagliati ha dichiarato: “In tempi odierni portare al voto 10mila persone su 14mila aventi diritto è da sottolineare” ed ha riservato una chiosa per il referendum dell’8 e 9 giugno: “Questo grado di partecipazione in vista dei referendum ci dà molta fiducia”.
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