Vigarano
22 Aprile 2025
Sara Bellotti: "Chiediamo al Sindaco e al Comune che si schierino contro non solo verbalmente, ma anche con i fatti, affinché questo ok finale non venga dato"

Biometano via Frattina. Residenti in allarme

di Redazione | 3 min

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di Andrea Di Capua

Vigarano. Il futuro energetico è al centro di un acceso dibattito, con i residenti di via Frattina in allarme per la potenziale trasformazione della centrale esistente da biogas a biometano. Una prospettiva che, come già discusso nel contesto ferrarese per le implicazioni legate all’eccessiva concentrazione di impianti, solleva ora forti timori a livello locale per la qualità della vita e l’impatto ambientale.

A farsi energica portavoce delle preoccupazioni è Sara Bellotti, referente dei residenti di via Frattina, che ha lanciato un pressante appello al Comune. “Ho inviato una pec ad Arpae e siamo in attesa di una risposta”, spiega Bellotti, sottolineando come la decisione finale sia frutto di una condivisione di responsabilità, “sebbene Arpae abbia un ruolo primario, c’è un peso specifico notevole che dipende dal Comune. Il Comune ha l’ultima parola”.

Le ragioni della protesta affondano le radici in un passato recente di gravi disagi. “La strada è stata chiusa per quasi due anni a causa dei mezzi pesanti che la distruggevano”, ricorda con frustrazione la referente.

La chiusura prolungata di via Frattina ha avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana dei residenti e sull’attività delle aziende locali. “Siamo stati due anni con la strada chiusa, bloccata anche per noi”, evidenzia Bellotti. A rendere la situazione ancora più delicata, c’è la questione del rifacimento stradale: “Il Comune non pagava, la centrale nemmeno. Solo dopo un contenzioso, il manto stradale è stato rifatto dalla centrale in soli 4 giorni di lavori”. Questa incongruenza alimenta il malcontento e la sfiducia.

Questo pregresso, unito alla prospettiva del passaggio al biometano, desta viva preoccupazione. “Già c’è questo disagio della strada, in più il passaggio a biometano rende la situazione ancora più insostenibile”, avverte Sara Bellotti, paventando un aumento del traffico di mezzi pesanti e, di conseguenza, un ulteriore deterioramento della viabilità.

Ma le paure non si limitano al traffico. I residenti temono anche un peggioramento della qualità ambientale: “Così aumenterà l’inquinamento del terreno, della falda acquifera e dell’aria. L’aria con le centrali diventa invivibile, si sentirà puzza dalla mattina alla sera”. Un quadro fosco che si estende anche al valore immobiliare delle abitazioni circostanti.

La referente non nasconde il timore che il recente intervento sulla strada possa influenzare la decisione del Comune: “Ho paura che il fatto che la centrale abbia pagato il manto stradale possa essere il frutto di un tacito accordo col Comune: loro rifanno il manto e il Comune gli approva il passaggio”. E le conseguenze di un’eventuale approvazione sarebbero gravi: “Se il Comune approva la conversione è un problema per tutta l’area, un punto di non ritorno per tutti gli abitanti nei vari chilometri in linea d’aria.”

L’appello al Sindaco e all’amministrazione è accorato: “Se il Sindaco ha peso, e ce l’ha, non può certo tirarsi indietro perché la centrale ha rifatto l’asfalto. Chiediamo al Sindaco e al Comune che si schierino contro non solo verbalmente, ma anche con i fatti, affinché questo ok finale non venga dato”.

Un senso di isolamento pervade i residenti: “Mi spaventa che questo argomento non venga nemmeno trattato. Ho paura che si faccia finta di nulla e le pratiche vadano avanti”.

Il contrasto con la mobilitazione di Coronella è stridente: “Su Coronella c’è stato un movimento incredibile, mentre su Vigarano tutto tace. Spero che parlandone un po’ si possa muovere qualcosa”.

L’appello di Sara Bellotti è un grido d’allarme che chiede risposte concrete e un impegno tangibile da parte del Comune di Vigarano Mainarda per tutelare la salute, la qualità della vita e il futuro del proprio territorio.

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