Cronaca
10 Aprile 2025
Esperti colombiani parlano del Clan del Golfo e delle Autodefensas come possibili responsabili. Lo zio Giovanni: “Sarebbero già 13 i casi simili, colpiscono anche i turisti per intimorire. I genitori sono distrutti, attendiamo il rientro della salma”

Omicidio Coatti, si fa strada l’ipotesi dei gruppi paramilitari

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Sicurezza. Controlli del territorio tra Darsena e zona Ex Mof

Durante il pomeriggio di mercoledì 18 giugno è scattato un nuovo intervento straordinario congiunto di tutte le forze di polizia con l'obiettivo di potenziare l’attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità e incrementare il coordinamento sul territorio

Carcere. Detenuto aggredisce poliziotto e gli frattura il naso

Mercoledì (18 giugno) un detenuto di nazionalità straniera - con problemi psichiatrici e numero rapporti disciplinari per fatti precedenti - ha aggredito un ispettore della Polizia Penitenziaria e gli ha provocato una frattura al naso, giudicata guaribile in dieci giorni

False fatture, scoperte società cartiere anche a Ferrara

C'è finita anche la provincia di Ferrara nelle carte dell'operazione "Mattone di carta" eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza di Treviso che, durante le attività di contrasto alle frodi fiscali, ha scoperto la presenza - nel territorio della Castellana - di quattro società cartiere

Intesa a quattro zampe. In vacanza a Ferrara aiuta Chloe a trovare droga

Un'operazione antidroga nata quasi "per caso" ha portato al sequestro di oltre 50 grammi di sostanza stupefacente lungo le mura cittadine di via Baluardi, grazie al lavoro congiunto delle unità cinofile della Polizia Locale Terre Estensi e della Polizia Locale di Milano in visita in città

Morì con l’auto nella voragine a 15 anni. Processo chiesto per cinque

Cinque rinvii a giudizio. Sono quelli che ieri (mercoledì 18 giugno) pomeriggio - dopo la discussione dell'udienza preliminare - la Procura di Ferrara ha chiesto per cinque dei sei accusati - in concorso - di omicidio stradale per la morte del 15enne Marco Lelli Ricci, giovane promessa del basket originario di Granarolo

Si infittisce il mistero sull’omicidio di Alessandro Coatti, il 35enne ferrarese ritrovato senza vita in Colombia, nella regione di Magdalena. Se da un lato le autorità giudiziarie locali mantengono uno stretto riserbo, dall’altro iniziano a circolare ipotesi sul possibile coinvolgimento di gruppi paramilitari.

“Chi ammazza in questo modo nella regione sono quelli del Clan del Golfo e le Autodefensas Conquistadores de la Sierra”, ha dichiarato al quotidiano colombiano El Tiempo Lerber Dimas, esperto di conflitti territoriali. A rafforzare questa pista anche le parole della specialista in diritti umani Norma Vera Salazar, secondo cui “esiste un chiaro schema ricorrente in questi crimini: corpi torturati, smembrati, infilati in sacchi della spazzatura o di caffè e abbandonati sulle strade rurali”. Una modalità che viene utilizzata “per inviare messaggi di allerta, incutere paura e marcare il territorio”.

Nonostante le caratteristiche dell’omicidio richiamino quelle delle esecuzioni paramilitari, alcune fonti vicine alle indagini hanno precisato che “non ci sono elementi che colleghino Coatti al traffico di droga o ad attività criminali organizzate”. Un dettaglio che rafforza l’ipotesi di un’esecuzione mirata solo a scopo intimidatorio.

A parlare a nome della famiglia è lo zio della vittima, Giovanni Coatti, che ha scelto di rompere il silenzio per raccontare la situazione:
“Ho letto di queste bande paramilitari che pare abbiano già compiuto 13 omicidi con queste modalità, smembrando i corpi. È un modo per intimorire e quando non trovano vittime ‘adeguate’, colpiscono anche i turisti. È un’ipotesi, ma chissà”, racconta con voce spezzata.

I genitori del ragazzo, nel frattempo, si sono chiusi nel silenzio. “Sono in contatto con le autorità colombiane – spiega Giovanni –. Ora aspettano solo che dalla Colombia venga spedito il corpo, poi ci saranno i funerali. Io sto parlando con la stampa, ho già ricevuto decine di telefonate da tutta Italia e anche dalla Colombia, da una ‘intermediaria’ che lavora in una radio e che ha promesso di tenermi aggiornato sulle novità”.

Un dramma ancora tutto da chiarire, che scuote la comunità e lascia aperti interrogativi angoscianti sul movente di una morte così atroce.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com