Hera ha incontrato i sindaci e gli amministratori della provincia di Ferrara che usufruiscono del suo servizio (17) con il presidente esecutivo Cristian Fabbri e l’amministratore delegato Orazio Iacono. Hanno presentato il Piano industriale 2024-2028 focalizzandosi sui progetti più rilevanti e sulle ricadute economiche per il territorio.
Fanno sapere che manterranno “la rotta su decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione” e che “nel quinquennio saranno investiti nel territorio ferrarese oltre 220 milioni di euro. Di questi, oltre 90 milioni saranno destinati al ciclo idrico integrato, 60 milioni al potenziamento del teleriscaldamento, oltre 40 milioni alle reti gas, circa 20 milioni all’area ambiente”.
“L’obiettivo – scrivono – è potenziare tutti i servizi gestiti, raggiungere sempre maggiori livelli di efficienza e qualità dei servizi, aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle infrastrutture del Gruppo, affiancando le comunità servite nella transizione ecologica”.
Nel periodo di durata del Piano (2024-2028) il Gruppo Hera dice di aver “previsto nel ferrarese una ricaduta in termini di valore economico distribuito a fornitori, dipendenti e pubbliche amministrazioni pari a oltre 350 milioni di euro”.
Hera sostiene che “l’obiettivo di creazione di valore condiviso si riverbera anche nella politica del dividendo, a vantaggio soprattutto dei Comuni soci”. Soci che riceveranno un dividendo di 15 cent per azione, in aumento del 7,1% rispetto all’ultimo pagamento. Viene inoltre stipato che nel 2028 si potrà raggiungere un dividendo di 17cent per azione.
Un miglioramento che si deve anche all’aumento dei clienti nel settore dell’energia che dai 3,8 milioni del 2023 dovrebbero diventare 4,5 nel 2028. Hera sottolinea in ciò l’importanza di “un percorso di decarbonizzazione economicamente sostenibile, mettendo in campo una serie di iniziative per abbattere le emissioni dei centri di consumo”. “A testimonianza di questo impegno – aggiungono -, nel ferrarese è recentemente entrato in funzione il parco fotovoltaico per la produzione di energia elettrica rinnovabile, installato a Bondeno in località Santa Bianca, che ha una potenza di 9 megawatt e, a regime, permetterà un risparmio in termini di anidride carbonica rilasciata nell’ambiente equivalente a quasi 6 mila tonnellate annue”.
Entro il 2028 è previsto “un corposo piano di investimenti per circa 195 milioni, al fine di potenziare ulteriormente resilienza e digitalizzazione delle infrastrutture, consolidare l’efficienza nella gestione operativa, e migliorare ulteriormente i livelli di qualità del servizio erogato”. “Nel ciclo idrico integrato – spiegano -, nel ferrarese il Gruppo ha previsto 92 milioni di euro di investimenti, di cui circa 60 milioni destinati a rinnovi, adeguamenti e potenziamenti di reti e allacci dei servizi acquedotto e fognatura, con l’obiettivo anche di garantire stabilità e sicurezza degli approvvigionamenti, ridurre le perdite e rendere la distribuzione ancora più efficiente”.
Sono inoltre previsti: “11 milioni saranno destinati all’adeguamento degli scarichi fognari e alla realizzazione di nuovi depuratori, mentre oltre 7 milioni di euro serviranno per finanziare la progressiva sostituzione nel ferrarese dei contatori con dispositivi di nuova generazione. Nell’ambito delle iniziative che prevedono l’uso di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per rispondere alle nuove sfide del settore, ricordiamo la sperimentazione pilota del Water Living Lab, in corso a Ferrara presso la centrale di Pontelagoscuro. L’innovativo impianto è in grado di rimuovere attraverso membrane di scarto dell’industria biomedicale i microinquinanti potenzialmente presenti nelle acque da potabilizzare: realizzato con un investimento di 2,5 milioni di euro, di cui 1,2 milioni finanziati dal programma europeo Life, è un esempio di economia circolare applicata alla ricerca”.
Passando al gas dicono: “I 42 milioni di investimenti previsti nel quinquennio 2024-2028 sono in gran parte finalizzati alla manutenzione delle condotte per rendere l’infrastruttura ancora più resiliente, con interventi anche rilevanti, come quello in corso a Codigoro, che si concluderà entro l’anno. Lo stanziamento comprende anche la sostituzione, grazie a un investimento di 9 milioni di euro, di tutti i contatori gas, tra cui i nuovi NexMeter: brevettati dalla multiutility nel 2019, hanno funzioni di sicurezza avanzate in caso di fughe o terremoti e sono utilizzabili anche per miscele con green gas”.
Per il teleriscaldamento, a Ferrara, “sono previsti 60 milioni di euro di investimenti per incrementare la produzione di calore da fonte geotermica ed estendere la rete. Un progetto che prevede il raddoppio della potenza termica da fonte geotermica, che passerà dagli attuali 16 MW a 32 MW circa”. “Con questo nuovo impulso alla fonte geotermica – sostengono -, sarà sostanzialmente azzerata la produzione di calore da gas, con un risparmio a regime di energia primaria fossile di oltre 6.500 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 15.000 tonnellate annue (equivalente a eliminare l’impatto energetico di 5.600 appartamenti alimentati a gas naturale)”.
Infine tornano a raccontare le “performance elevate” nella raccolta differenziata. “Il Gruppo Hera – scrivono – è leader in Italia nel settore ambiente e detiene il più importante e moderno parco impiantistico del Paese per il trattamento e recupero degli scarti e la loro trasformazione in nuova risorsa: al 2028 la multiutility prevede di arrivare a un totale di circa 9,6 milioni di tonnellate complessive smaltite e commercializzate. Nel ferrarese, il Gruppo ha destinato nel quinquennio oltre 20 milioni di investimenti per servizi di raccolta, spazzamento, smaltimento e recupero”.
“In particolare – concludono -, nel settore dell’igiene urbana, la multiutility punta a rendere sempre più completo ed efficiente il servizio al territorio grazie a innovazione, nuovi dispositivi e infrastrutture, coinvolgimento di cittadini e stakeholder. La validità della strategia in questo ambito è confermata dal fatto che il Gruppo ha già raggiunto nel 2024 performance elevate nel riciclo, con un tasso del 61% rispetto al target europeo del 60% al 2030, e nella percentuale della raccolta differenziata, dove la multiutility ha raggiunto il 74,3%. E Ferrara si distingue per essere il primo capoluogo green in Italia per percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che nel 2024 sfiora l’88%”.
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