Era nato a Portomaggiore il 3 agosto del 1986, fino al termine degli studi superiori che ha completato al liceo di Argenta, risedeva ad Alfonsine, in provincia di Ravenna. Alessandro Coatti, era stato allievo di Girolamo De Michele ed era un ricercatore italiano che da poco aveva lasciato il lavoro alla Royal Society of Biologyd di Londra, è stato ucciso e fatto a pezzi in Colombia, nelle cittadina di Santa Marta. Il biologo 39enne era in vacanza e aveva già visitato Perù, Bolivia ed Ecuador. A fine 2024 aveva lasciato, dopo 8 anni, l’impiego ed era partito per il Sudamerica, dove voleva spostare la sua vita.
A confermarlo all’Ansa è lo zio paterno, Giovanni Coatti. “Dopo il diploma – ha detto – è andato alla Normale di Pisa e poi a Londra, viveva là ma qualche volta tornava. Voleva andare ad abitare là (in Sudamerica, ndr) per cui era
andato a fare un giro per vedere; sarebbe dovuto rientrare la settimana prossima”.
La morte è stata confermata anche dall’ambasciata italiana a Bogotà mentre Ansa rivela che la testa e le braccia dell’uomo sono state trovate in una valigia in prossimità dello stadio Sierra Nevada, poco fuori dal centro abitato. Altre parti sono invece state ritrovate in un fiume che attraversa la città, il Manzanares, nel quartiere Minuto de Dios.
La polizia sarebbe risalita all’identità di Coatti grazie al bracciale di un albergo che aveva ad un polso mentre altre parti del corpo del ricercatore sono state rinvenute in un’altra zona della città.
Pare, stando alle prime ricostruzioni, che fosse uscito nella serata di venerdì per recarsi in un locale e non ha più fatto ritorno.
Il sindaco della cittadina in cui si trovava, Carlos Pinedo Cuello, ha offerto, in accordo con la polizia, 50 milioni di pesos (circa 10mila euro) a chi è in grado di fornire informazioni utili a trovare chi ha compiuto il gesto e ha dichiarato “che questo crimine non rimarrà impunito”.
Per ora sono ancora in corso le indagini aperte dalla polizia e dalla procura colombiana. Il comandate della Polizia, Jaime Ríos Puerto, ha specificato che si tratta di un caso molto delicato dato che coinvolge un cittadino straniero.
Un messaggio di cordoglio è apparso sui canali social della Royal Society of Biology. “Era uno scienziato appassionato e dedito” ma anche una persona “divertente, calorosa e intelligente, amata da tutti quelli che hanno lavorato con lui e mancherà a chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui”.
Cordoglio anche dalla Scuola Normale di Pisa che “apprende con sconcerto” della morte dell’ex allievo di biologia. Coatti fu studente del corso ordinario dal 2005 al 2010 e, sotto la guida del professor Tommaso Pizzorusso, aveva fatto ricerca al Laboratorio Bio@SNS. Prima di approdare alla Royal Society of Biology aveva completato il suo percorso accademico con un master all’University College London. “I docenti della Normale – si legge nel comunicato – lo ricordano come un bravissimo ragazzo, una persona buona, che aveva lasciato il segno per la sua competenza e per la grande umanità che trasmetteva”.
“Vicenda molta cruenta – è infine il commento di Riccardo Graziani, sindaco Alfonsine dove la vittima era nata il 3 agosto 1986 -, apprendiamo grande dispiacere piena vicinanza famiglia, auspico luce vicenda sanguinosa, se c’è qualcosa da fare ci renderemo utili”.