Spal
7 Aprile 2025
Nel mirino il rigore negato a Rao. Il presidente: "Impossibile che non se ne sia accorto. Serve pulizia nel calcio italiano"

Spal, Tacopina e Baldini se la prendono con l’arbitro

di Redazione | 3 min

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La Spal pareggia con la Torres 0-0 dopo una partita ricca di occasioni e – secondo i biancazzurri – pesantemente condizionata dall’arbitro, soprattutto per il rigore negato a Rao nel secondo tempo, atterrato dal portiere dei sardi.

Un episodio su cui – nelle ultime ore – è intervenuto anche il presidente Joe Tacopina: “Ancora una volta. L’arbitro era lì a poca distanza ed è impossibile che non se ne sia accorto. Traete pure le vostre conclusioni, ma il calcio italiano ha bisogno di pulizia. Anche il capo degli arbitri ci ha chiesto scusa per questo errore. Non serve a molto. La solita merda di sempre”.

Soddisfatto della prestazione, ma non del risultato, Francesco Baldini. “La gara è stata tosta da parte di entrambe le squadre, ma noi avremmo meritato qualcosa in più al netto delle clamorose occasioni e del rigore negato a Rao. Ho già parlato degli arbitraggi la scorsa settimana, ci ritroviamo ora a fare la stessa cosa.
Impazzisco per le mancanze di rispetto. Avete mai visto un arbitro mettersi rincorrere i giocatori e mettersi petto a petto? Fa rabbia, vedo i ragazzi lavorare ogni giorno e fare 1 o 3 punti, in un momento come questo, è vita o morte calcistica. O mettiamo il Var in C… Non voglio essere squalificato, quindi sorvoliamo” sbotta Baldini, infuriato.

“Detto questo, preciso che la Spal non si trova in questa posizione in classifica per colpa degli arbitri” aggiunge. A prescindere dal discorso arbitrale, la Spal ha preparato bene la partita: “Come secondo tempo della scorsa partita, è stata una prestazione importante. Hanno trovato compattezza, gli ho detto che il passato non conta nulla, ora mancano tre partite. Volevo un certo tipo di prestazione e l’hanno fatta contro una squadra forte. Faremo i playout ma ci siamo, ce la giochiamo. Alla fine tireremo le somme. Il mio lavoro di questo periodo, però, era orientato a trovare la squadra di oggi”.

Spazio anche al commento postpartita di Arena: “Potevamo portare a casa qualcosa di più, non so se il fallo su Manu verrà rivisto, ma sembrava da rigore. Oggi il punto ci va stretto. Avevamo un assetto diverso da solito, i meriti sono da dare ad Awua e Nador che hanno fatto un lavoro sporco incredibile. Io sto bene, vorrei una condizione migliore ma arriverà col tempo. Sono rientrato con la squadra da un paio di settimane, li vedo più pimpanti di come li avevo lasciati. A livello mentale questa prestazione, importante, dà fiducia“.

“Prendiamo il buono da questa trasferta, sembra una frase detta e ridetta ma per noi – conclude il difensore spallino – saranno tre finali. L’atteggiamento deve essere questo, non possiamo fare meno sotto l’aspetto di voglia, intensità e grinta. Queste partite le prepari in maniera diversa, hai meno pressione anche inconsciamente. Dobbiamo preparaci mentalmente a giocare a maggio. Avesse giocato un altro al posto mio non sarebbe cambiato il mondo, sento la piena fiducia del mister. I singoli fanno la differenza fino a un certo punto”.

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