Attualità
18 Marzo 2025
Sabato 22 e domenica 23 marzo al via le visite guidate. L’assessore alla cultura Gulinelli: “Opportunità di scoprire e riscoprire posti inaccessibili”

Giornate di primavera Fai. Otto luoghi da riscoprire tra Ferrara e provincia

di Redazione | 3 min

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Arriva anche a Ferrara la ventitreesima edizione delle giornate Fai di primavera. Otto quest’anno saranno i siti che potranno essere visitati dal pubblico sabato 22 e domenica 23 marzo e comprenderanno un vasto territorio della provincia. Ad annunciarlo nella sala dell’Arengo della residenza comunale sono stati il capo delegazione Fai di Ferrara Barbara Pazi, la presidente regionale Fai Carla Di Francesco e l’assessore alla cultura Marco Gulinelli.

Questa edizione è speciale, perché ricorrono i cinquant’anni dalla nascita del Fai – ha dichiarato Barbara Pazi -. Era il 28 aprile del 1975 quando fu fondato da Giulia Maria Mozzoni Crespi con Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli”. Un compleanno importante che sarà festeggiato, quindi, con l’apertura di 750 luoghi in tutta Italia, tra cui rientreranno i 54 monumenti “selezionati da volontarie e volontari dell’Emilia-Romagna”, come ha annunciato Carla Di Francesco.

Quest’anno la delegazione di Ferrara proporrà otto aperture, in città e provincia: “Un progetto ambizioso che nasce da una costante passione per la nostra terra, dalla volontà di raccontarla alle persone che sempre più ci seguono e tornano nei nostri luoghi e ci riconoscono, dando così senso alle nostre fatiche”, come ha sottolineato Pazi. Nel centro storico estense sarà possibile visitare, grazie ai giovani Ciceroni del liceo Roiti, il palazzo arcivescovile, chiuso da qualche anno a causa dei lavori di restauro e ripristino danni dovuti al sisma del 2012, oggi quasi conclusi.

Spostandosi di qualche chilometro in direzione Aguscello, invece, si potrà ammirare l’antica chiesa duecentesca e il convento di San Bartolo, un esempio unico di architettura gotica su territorio ferrarese e dal novecento divenuto una residenza psichiatrica che ancora oggi accoglie poco più di una decina di pazienti. Presente alla conferenza stampa l’architetto e direttore del servizio comune tecnico e patrimonio dell’Azienda Usl (proprietaria dell’immobile) Giovanni Peressotti, che ha sottolineato la “grande responsabilità di tutelare questi beni di grande valore storico-artistico. San Bartolo è una struttura utilizzata, per cui si devono tutelare anche le presenze degli ospiti, che comunque parteciperanno attivamente alla giornata”. Il convento, infatti, sarà visitabile solo esternamente e agli avventori sarà consentita la fruizione di una mostra di pittura curata da uno degli ospiti della residenza sanitaria.

Due percorsi all’attivo nella zona del mare: a Codigoro, gli apprendisti Ciceroni dell’istituto Guido Monaco di Pomposa accompagneranno i visitatori nelle valli Canneviè e Porticino, mentre a Comacchio saranno insieme ai compagni dell’istituto Remo Brindisi per condurre la visita alla loggia dei cappuccini, alla chiesa di San Carlo e al museo dei marinati. Angela Lucibello, dirigente scolastica del Guido Monaco, ha sottolineato l’importanza del Fai nel “ritenere che la scuola non debba essere solo un luogo chiamato ad istruire, ma anche a formare i cittadini di domani, a trasformare giovani studenti in adulti coscienti e responsabili delle proprie scelte”.

A Casumaro, il nuovo gruppo Fai di Cento e dell’alto ferrarese aprirà le porte a due luoghi: la villa Malaguti, residenza privata aperta al pubblico dai proprietari, e la chiesa di San Lorenzo. Infine, ad Ospital Monacale di Argenta sarà possibile visitare borgo la Corte grazie ai ragazzi dell’istituto Rita Levi Montalcini mentre a Poggio Renatico gli studenti dell’istituto Aleotti dedicheranno un percorso alle torri Lambertini, Fornasini, Civica e del parco del Ricordo. Tra i relatori della conferenza era presente anche il sindaco di Poggio Renatico, Daniele Garuti, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Fai e con le scuole.

Un plauso all’iniziativa è giunto anche dall’assessore Gulinelli: “Con entusiasmo presentiamo le giornate di primavera Fai 2025, richiamo di migliaia di persone in tutta Italia. Sarà l’opportunità di scoprire e riscoprire luoghi spesso inaccessibili, come San Bartolo, luoghi poco conosciuti ma che costituiscono autentici tesori, che raccontano la nostra storia e la nostra identità”.

Le giornate Fai – ha concluso l’assessore – rappresentano un’occasione unica anche per riflettere sul tema della tutela, portato avanti da cinquant’anni dal Fondo per l’ambiente italiano”.

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