Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
“L’attività cesserà il 30-04-2025”, c’è scritto a mano con un pennarello nero su un pezzo di cartone appoggiato su un bell’orologio da tavolo. Dopo 47 anni di onorata attività, Paolo Squarzoni andrà in pensione chiudendo il suo negozio di orologiaio in via Padiglioni
"Ancora un volta stiamo assistendo al potere del capitale che tratta queste persone, 36 famiglie, come se fossero dei numeri. Dietro invece ci sono delle famiglie, delle storie, che evidentemente non interessano a Vsg". Storie e persone che invece interessano alla Filt Cgil e al segretario Luca Greco, oggi davanti ai cancelli dell'ex Sirio a Ostellato
Non ricorda nulla. Dal carcere Sergio Borea dice che non ricorda nulla. La sua mente, forse ancora provata dall’ingestione di psicofarmaci, ha dei vuoti completi
Prima ha sparato con la fiocina al cugino della propria moglie, colpendolo gravemente all'addome. Poi - non contento - ha deciso di fare lo stesso con la moglie dell’uomo, lasciando partire un colpo che le ha sfiorato miracolosamente, ferendola di striscio, la guancia sinistra
Il tribunale di Ferrara ha assolto con formula piena Marco Zavagli, direttore responsabile di Estense.com, inizialmente finito a processo con l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti del primo cittadino di Ferrara, Alan Fabbri.
La sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato è stata pronunciata poco dopo le 13 di venerdì (28 febbraio) dal giudice Giuseppe Palasciano, dopo che la Procura – al termine della requisitoria – aveva chiesto la condanna a 700 euro di multa.
La vicenda era iniziata il 23 ottobre 2020, quando Zavagli – difeso dall’avvocato Federico Orlandini – aveva pubblicato l’editoriale dal titolo “La propaganda, l’industria che funziona meglio a Ferrara” in cui analizzava la strategia comunicativa del sindaco, contestando alcuni asseriti successi dell’amministrazione comunale e definendo “propagandistica” l’attività comunicativa del Comune.
Dopo quell’articolo, il primo cittadino Fabbri lo aveva querelato ma la pm Ombretta Volta – titolare del fascicolo di indagine – aveva chiesto l’archiviazione del procedimento, affermando che “le espressioni utilizzate nell’articolo rappresentavano l’esercizio del diritto di cronaca e di critica del giornale e del giornalista”.
Nonostante ciò, a seguito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, il 18 marzo 2022 il gip Carlo Negri del tribunale di Ferrara aveva disposto l’imputazione coatta nei confronti di Zavagli, mandandolo a processo.
Il sindaco Fabbri aveva commentato così su Facebook la notizia del rinvio a giudizio del giornalista: “Continuerò a fare comunicazione di iniziative, progetti e molto altro, come tanti governatori e sindaci d’Italia. Se a queste persone non piace ciò che scrivo possono evitare di leggermi o di pubblicare i miei comunicati. Me ne farò, anzi, ce ne faremo un ragione”.
L’istruttoria dibattimentale si era aperta il 23 gennaio dello scorso anno e oggi, dopo oltre un anno di udienze, il tribunale di Ferrara ha riconosciuto la bontà dell’operato di Zavagli, assolvendolo da ogni accusa mossa nei suoi confronti perché il fatto non costituisce reato.
“Dopo tre anni finisce la disavventura processuale che mi vedeva imputato per aver criticato l’operato del sindaco di Ferrara Alan Fabbri e la spesa eccessiva a mio modo di vedere nella cosiddetta propaganda. Un processo che, secondo me, non doveva neppure iniziare. Ma tant’è. A ogni modo questo processo mi ha permesso di scoprire quante persone apprezzano il mio lavoro” è il commento di Zavagli all’uscita dall’aula, dove una decina di persone lo hanno affiancato durante la lettura del dispositivo.
Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro novanta giorni.
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