Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Il Primo Maggio di Cgil, Cisl e Uil è dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo slogan che lo caratterizza è: “Uniti per un lavoro sicuro”. A Ferrara e provincia saranno tante le iniziative con banchetti per distribuzione garofani
La Corte d'Appello di Bologna ha accolto le richieste della difesa e sentirà un giovane diciassettenne, parte offesa nel processo che vede imputato il padre per aver abusato sessualmente di lui quando aveva 6 anni
Passa anche da Ferrara il digiuno a staffetta contro il Decreto Sicurezza. A partecipare i consiglieri di Coalizione Civica eletti nella lista Anselmo Sindaco Arianna Poli e Leonardo Fiorentini
Nel pomeriggio di ieri (29 aprile), il gip del Tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto del 64enne Sergio Boera, l'uomo che lo scorso 25 aprile ha ferito i vicini di casa e parenti Lauro Collini e Graziana Arlotti con due colpi di fiocina a Boara
Una “forte preoccupazione“. È quella che il Circolo Nord del Partito Democratico di Ferrara esprime per il futuro del Petrolchimico, contestando quella che definisce la “strategia di dismissione” avviata da Eni-Versalis.
“La chiusura dei cracking di Brindisi e Priolo – spiegano – non è una transizione ecologica, ma lo smantellamento della chimica di base italiana, con gravi ricadute su lavoro, economia e competitività. Secondo Filctem-Cgil, migliaia di posti di lavoro sono a rischio, tra diretti e indotto. Ferrara, Mantova e Ravenna potrebbero essere le prossime vittime di un piano industriale che antepone il profitto alla produzione nazionale“.
Le conseguenze della chiusura sarebbero pesantissime, mettono i guardia gli esponenti del Pd: “Senza cracking, gli impianti di polietilene, polipropilene ed elastomeri rischiano la chiusura, spingendo Ferrara e altri poli chimici verso la desertificazione industriale. L’Italia, con un mercato delle olefine in crescita del 5% annuo, diventerebbe dipendente dalle importazioni, perdendo competitività e subendo costi più alti”.
“Eni-Versalis – proseguono i dem – motiva le chiusure con la riduzione delle emissioni di Co2, ma la produzione asiatica ha un’impronta carbonica fino a 2,5 volte superiore. Importare materie prime significherà aumentare le emissioni globali di 2 milioni di tonnellate annue”.
Il Circolo Nord del Partito Democratico di Ferrara, chiede quindi un intervento immediato per mantenere operativi i cracking vitali per la chimica di base, avviare una riconversione industriale sostenibile, inserire la vertenza in un tavolo nazionale per soluzioni strutturali e investire nella chimica verde per garantire il futuro del settore.
“Il Governo e l’amministrazione comunale scelgano da che parte stare” concludono i dem, annunciando la loro intenzione di affiancare sindacati e lavoratori nella mobilitazione per salvare il Petrolchimico.
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