Massimo Malavasi con Foras, Barbara Boaretto con Aaron e Alessandro Catozzi con Chloe sono gli agenti dell’Unità Cinofila della Polizia Locale Terre Estensi che, ogni giorno, lavorano instancabilmente sul territorio cittadino per smantellare il mercato della droga.
Per accendere i riflettori sul ‘dietro le quinte’ della loro attività investigativa, Estense.com ha passato una mattinata in loro compagnia.
Prima di conoscerli, un giro nei box dove passano la notte, quando non vanno a casa insieme ai loro proprietari, e dove possono riposare finita l’intensa attività di lavoro. Spaziosi, puliti, ordinati e dotati di riscaldamento a pavimento per le giornate più fredde e di aria condizionata per quelle più calde. Si accede poi nell’area – simpaticamente rinominata Spa – dove si trova una vasca per lavare i cani e gli armadi dove sono contenuti giochi e pappa (sicuramente i loro preferiti). All’esterno, invece, i box e le aree sgambamento.
“Per loro la ricerca è un gioco – spiega l’agente Boaretto -, spesso c’è un’idea sbagliata delle condizioni in cui vivono i cani da lavoro, si pensa siano maltrattati e obbligati a svolgere le attività ma non è così”. Ed è molto evidente. Una volta aperti i recinti i cani si lanciano in macchina e non vedono l’ora di uscire per iniziare a lavorare, non prima di aver ricevuto una buona dose di coccole.
Tre sono le dimostrazioni messe in pratica: la ricerca della droga in auto, in esterno sulle mura e su persona. Aaron e Chloe sono arrivati a quattro mesi, ancora cuccioli, mentre Foras è arrivato già da adulto. Ognuno di loro segue e ha seguito un allenamento specifico per diventare un infallibile segugio.
Aaron e Chloe sono stati addestrati con il metodo Sokks, grazie all’istruttore Rinaldo Brega, che consiste nell’associazione a un odore specifico, quello delle sostanze. I ‘sokks’ sono dei piccoli cilindri che vengono imbevuti di liquido che assomiglia molto alle sostanze che poi saranno oggetto di ricerca. In fase di allenamento viene insegnato ai cani a ricercare il cilindro e, solo in un secondo momento, a segnalarlo. La segnalazione può avvenire per ‘freezing’, come nel caso di Foras, che si immobilizza quando trova la sostanza, per raspamento oppure viene indicato con il naso e poi il cane guarda il proprietario. Dopo aver trovato la droga vengono premiati con del cibo o con una palla da gioco.
In fase di addestramento più avanzato i sokks vengono sostituiti con sostanza vera, fornita dal dipartimento stupefacenti per fini addestrativi. Tutti sono stati seguiti da Alberto Zancaro e Francesco Casio del centro di addestramento Malanoche, in provincia di Treviso.
I coccolatissimi amici a quattro zampe non rimangono mai da soli. La suddivisione dei turni al comando di Polizia Locale di via Tassoni permette agli ausiliari conduttori e ai commissari di passare del tempo con loro quando i padroni non ci sono. “Capita spesso che al weekend vengano a casa insieme a noi – spiega Boaretto -: soprattutto Chloe, che è una tipa da divano”.
Le dimostrazioni sono solo un piccolo spaccato delle tante attività che le unità svolgono ogni giorno. Infatti, le uscite spesso si concentrano anche nelle scuole e nelle abitazioni private. “Quando ci rechiamo in un’abitazione le unità che ci precedono cercano sempre di mettere in sicurezza l’ambiente affinché poi si possano portare i cani – spiega Massimo Malavasi – come ad esempio rimuovere cibo da terra o spostare eventuali altri animali presenti. Soprattutto i gatti” scherza Malavasi.
In esterno insieme a noi anche gli ausiliari conduttori Antonella Maragno e Aurora Venturoli e i commissari Davide Giberti e Benvenuto Cappiello.
Spesso si assiste solo alla parte finale del lavoro, quello del sequestro, ma dietro c’è molto altro. La fatica e l’impegno nell’addestramento, la devozione per il lavoro e rapporto simbiotico cane-padrone. Il clima che si respira al comando è sicuramente quello di collaborazione, empatia e lavoro di squadra. Uno spaccato importante da rendere alla cittadinanza affinché si capisca a pieno cosa c’è dietro a chi ogni giorno ci tutela.
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