Amsef, continua lo stato di agitazione
Continua lo stato di agitazione voluto dai sindacati per Amsef anche dopo l'incontro di lunedì 22 dicembre nel quale si è discussa la procedura di raffreddamento sulla vendita delle quote
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Cisl Fp e Nursind di Ferrara aprono lo stato di agitazione per il personale infermieristico della provincia dislocato presso le radiologie perché gli “è stata tolta l’indennità relativa all’esposizione alle radiazioni ionizzanti”.
A spiegare la scelta è Kevin Ponzuoli che ieri, 29 novembre, insieme a Raffaele Ferioli di Nursind ha esposto il problema facendo notare come nel settembre di quest’anno l’azienda abbia fatto un tavolo tecnico in cui si discute il rischio radiologico. Al termine del tavolo viene pubblicato l’Aggiornamento di classificazione del personale esposto a rischio di radiazioni ionizzanti.
Nel documento si specifica come “tutti gli infermieri che lavorano nelle radiologie della provincia non hanno più diritto alle indennità” in quanto non rientrano più tra le figure a rischio A.
A rientrare saranno invece i medici che fino allo scorso biennio non lo avevano. Un problema non indifferente se si pensa che significa anche una riduzione di stipendio di circa 1500 euro all’anno e 15 giorni di ferie dovuti proprio per il riposo biologico.
Ponzuoli, fa anche notare, che quello in questione è un “lavoro particolare”, caratterizzato da un “fuggi fuggi” generale che ora rischia di coinvolgere anche chi ne ha fatto una “scelta di vita”. Ora “anche questi cercheranno di andarsene”.
La scelta di aprire lo stato di agitazione dipende poi anche dalla “mancata apertura del tavolo di confronto/contrattazione” a seguito della richiesta di Cisl Fp e Nursind, “inviata in data 15 ottobre a seguito dell’informativa Ausl inviata in data 14 ottobre 2024”.
A far notare il problema anche Fials che sceglie di rimanere “a disposizione per un confronto costruttivo su questo argomento per valutare insieme possibili soluzioni che garantiscano il benessere e le motivazioni per tutti i professionisti coinvolti”, ma non partecipa allo stato di agitazione.
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