Cronaca
28 Novembre 2024
Accolto il patteggiamento a due anni con pena sospesa per Ferretti mentre Gennari e Compagno proseguiranno l'iter giudiziario

Dottoresse no vax: niente patteggiamento, si va a processo

Chiara Compagno e Marcella Gennari
di Pietro Perelli | 2 min

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Si va verso il patteggiamento di due anni con pena sospesa per Francesca Ferretti, figlia e assistente di Marcella Gennari, una delle due dottoresse no vax imputate per falso, truffa ai danni dello Stato, corruzione e peculato.

Per la madre (assistita come la figlia dall’avvocato Alessandro Valenti) si va invece verso il rito ordinario così come per Chiara Compagno (assistita dagli avvocati Marco Linguerri e Carlo Taormina).

È quanto emerge dall’udienza preliminare tenutasi davanti alla gup Silvia Marini nella mattinata del 27 novembre. L’accusa è sostenuta dal sostituto procuratore Ciro Alberto Savino mentre l’avvocata Sabrina Di Gianpietro era presente per conto dell’Ausl di Ferrara che si è costituita parte civile.

L’istanza di patteggiamento con la condizionale è stata chiesta anche per Marcella Gennari e Chiara Compagno e in entrambi i casi il pm ha espresso parere contrario per cui il processo seguirà il rito ordinario e non ci saranno altre richieste di riti alternativi da parte degli avvocati difensori.

I fatti per cui le tre sono imputate (la richiesta di rinvio a giudizio è dello scorso gennaio) risalgono al 2022 quando la Procura di Ferrara ha dato mandato alla Guardia di Finanza di installare delle telecamere nascoste nei due studi.

Gli inquirenti avevano raccolto le prove secondo cui le due dottoresse avrebbero finto di somministrare i vaccini ricevendo in cambio somme di denaro.

Il reato di peculato, stando a quanto sostenuto dalla Procura di Ferrara, dipenderebbe dall’aver gettato il vaccino invece di inocularlo mentre la corruzione dall’aver ricevuto in cambio somme di denaro (tra i 20 e i 50 euro) garantendo ai pazienti di ottenere così il green pass.

La truffa ai danni dello Stato dipenderebbe invece dai rimborsi previsti dall’Azienda Usl (che infatti si è costituita parte civile) per la somministrazione delle vaccinazioni anti-Covid. Infine, il reato di falso si rifà al fatto che le professioniste avrebbero dichiarato inoculazioni, falsi tamponi o esenzioni fasulle, tutte attestazioni per poter riuscire a emettere il green pass.

Nel marzo del 2022 Compagno e Gennari erano state messe anche agli arresti domiciliari e sospese da parte dell’Ordine dei Medici oltre ad aver subito la revoca della convenzione con l’Ausl di Ferrara.

Entrambi i provvedimenti sono stati poi rivisti in seguito alla decisione – arrivata a luglio di due anni fa – del giudice per le indagini preliminari di rivedere le esigenze cautelari, con entrambe le dottoresse che oggi sono state reintegrate e continuano a esercitare la loro professione.

Si torna in aula l’11 dicembre.

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