Iginio Massari: “Il pampapato, una porcheria”
"Il pampapato è una porcheria, è meglio che lo rivediate". La frase di Iginio Massari che fa arrabbiare i ferraresi sta facendo il giro del web ed è stata ripresa da numerosi quotidiani
"Il pampapato è una porcheria, è meglio che lo rivediate". La frase di Iginio Massari che fa arrabbiare i ferraresi sta facendo il giro del web ed è stata ripresa da numerosi quotidiani
Un'insolita mattinata ha animato il Teatro Comunale Claudio Abbado, dove una piccola volpe ha scelto di fare il suo ingresso, regalando momenti di curiosità, tenerezza ma anche di apprensione, perché l'esemplare era molto impaurito
A Ferrara il 30,5% dei 25-39enni è laureato, in crescita ma sotto Bologna e media UE. I divari sociali restano decisivi nell’accesso all’università
Dopo il Palio e il Ferrara Summer Festival la piazza torna ad animarsi con la terza edizione di 'Ariostea in fiera', evento con mercatini, street food, sport e danza. Complici forse anche gli eventi ravvicinati ma alcuni residenti non ci stanno e continuano a parlare di "assedio" e promuovere raccolte firme dal nome "Piazza Ariostea libera"
Un ruolo centrale può essere svolto dai pubblici esercizi, che potrebbero proporre menù o aperitivi a prezzo fisso comprensivi del biglietto d’ingresso: una soluzione che permetterebbe anche di ridurre il costo del ticket a 5 euro
“In due anni sono cambiate le proprietà e forse anche i progetti, non lo sappiamo“. Intanto a Villanova i cittadini che da sempre si oppongono alla nuova centrale a biometano fanno sapere che sono iniziati i lavori di accantieramento. Ruspe, container e transenne stano iniziando a prendere il loro posto in quello che pare a tutti gli effetti il nuovo cantiere di quella che diventerà la più grande centrale della provincia.
Ciò che però sconforta i cittadini è che, nonostante i due anni trascorsi dal rilascio dell’autorizzazione e le loro prese di posizione, non si sia mai riusciti a chiudere il cerchio: “Noi rimaniamo non informati e non coinvolti”.
Sentono le loro preoccupazioni “snobbate” dietro “l’ineluttabilità” con cui l’amministrazione di Ferrara, dopo essersi inizialmente dichiarata contraria, non ha trovato modo di opporsi al processo autorizzativo che, anche se con scarsi poteri, la coinvolge. Quattrocentomila euro, la piantumazione di diversi alberi e due rotonde, queste le compensazioni ottenute.
Peccato che a parere dei cittadini del comitato No biometano, le rotonde sono state “trasformate da necessarie per il passaggio di mezzi diretti all’impianto a tutela per la sicurezza dei cittadini”, che i 400mila (“non si sa come saranno spesi”) euro sono una magra consolazione rispetto “all’impatto ambientale causato dal traffico e dalle emissioni della centrale non certo mitigato dalle piantumazioni che si faranno”.
Le centrali nel territorio sono sempre di più, una cinquantina, mentre gli iter autorizzativi per quelle nuove continuano a interessare diverse zone. Uno è il comune di Vigarano Mainarda, al confine con il territorio del Comune di Ferrara, altre due richieste sono state fatte a Copparo (dove la giunta ha espresso parere contrario) mentre domani, durante la terza commissione consiliare, si discuterà la “delibera di autorizzazione al rilascio del Permesso di costruire in deroga alle norme del Rue vigente richiesto dalla Società Biofe srl, per la realizzazione e l’esercizio di un impianto di produzione di biometano, di potenza pari a 250 smc/ora, situato in località Gaibanella, Comune di Ferrara”.
Insomma, a Villanova sono preoccupati perché hanno già vissuto tutto questo, sono preoccupati perché anche a loro era stata espressa contrarietà da parte dell’amministrazione rispetto alla costruzione dell’impianto mentre oggi si trovano le ruspe dietro casa e i lavori in procinto di partire.
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