Esplode Bancomat a San Martino. Ignoti in fuga
Intorno alle 3.30 del 13 novembre i carabinieri sono dovuti intervenire a causa di un tentativo di furto allo sportello Bancomat della Monte dei Paschi di Siena di via Chiesa a San Martino
Intorno alle 3.30 del 13 novembre i carabinieri sono dovuti intervenire a causa di un tentativo di furto allo sportello Bancomat della Monte dei Paschi di Siena di via Chiesa a San Martino
"Tutte bufale". Dopo Elisabetta Zani, anche il 67enne Ido Bezzi, attuale presidente della cooperativa agricola del Bidente, ha respinto le accuse per cui - insieme ad altri cinque imputati - è finito alla sbarra nel processo per il presunto caso di sfruttamento di manodopera di lavoratori stranieri durante le operazioni di bonifica dal focolaio di aviaria all'Eurovo di Codigoro
Palpeggiata e baciata mentre portava a spasso i propri cani, con la scusa di un selfie. È la molestia che - secondo la Procura - avrebbe dovuto subire una dottoressa ferrarese di 62 anni per mano di un 25enne di nazionalità pakistana, ieri (mercoledì 12 novembre) rinviato a giudizio con l'accusa di violenza sessuale dal gup Marco Peraro del tribunale di Ferrara
Marcella Zappaterra e Paolo Calvano (Pd) chiedono alla Regione quali siano le tempistiche per la ripartenza dell'attività del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale del Delta di Lagosanto. Attività temporaneamente sospesa in via precauzionale dall'Ausl di Ferrara a seguito dell'avvio di un'indagine da parte della Procura estense
L'ex consigliera del Pd: "Lascia alquanto perplessi che la prima associazione giovanile che incontra l’assessora, in carica da un anno e mezzo, sia Gioventù Nazionale"
Al giudice, durante l’udienza del processo per direttissima, aveva raccontato che quei 20 grammi di cocaina, per cui i carabinieri lo avevano arrestato, erano per uso personale. Li aveva comprati – aveva aggiunto – con i soldi che aveva guadagnato grazie ai numerosi cantieri estivi che aveva portato a termine come imbianchino, spiegando anche che ne aveva acquistata una dose più grande perchè così era riuscito a ottenere uno sconto, approfittando così per fare una scorta per l’inverno.
E alla fine il giudice gli ha creduto. Ieri (martedì 12 novembre) infatti, in tribunale a Ferrara, lui – 45enne di nazionalità italiana, finito in manette dopo un controllo stradale da parte dei militari dell’Arma – è stato assolto dall’accusa di spaccio per mancanza di prove.
I fatti finiti al centro del procedimento risalgono allo scorso 11 settembre quando, a Lido degli Estensi, fermato durante il più ‘classico’ dei posti di blocco, l’uomo aveva iniziato a innervosirsi di punto in bianco, facendo insospettire i carabinieri che, dopo una perquisizione, gli avevano trovato la droga in auto, nascosta nelle mutande.
Dopo gli accertamenti di rito, l’uomo – come disposto dalla pm di turno Sveva Insalata – era stato trasferito nelle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri e – durante la mattinata di venerdì 13 settembre – era stato portato in tribunale a Ferrara per l’inizio del processo per direttissima. Ieri, dopo due mesi trascorsi da libero con l’obbligo bisettimanale di presentazione alla pg, il 45enne – difeso dall’avvocato Gian Luigi Pieraccini – è stato ritenuto non colpevole di quanto accaduto.
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