Economia e Lavoro
8 Novembre 2024
Cgil, Cisl e Uil insoddisfatti dalla posizione dai vertici della multinazionale attiva nel settore metalmeccanico: "Proposta aziendale insufficiente e incoerente"

Berco. Fumata nera dall’incontro tra azienda e sindacati

di Redazione | 2 min

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Copparo. Nessun passo avanti e confronto rinviato al MiMit per il futuro della Berco, a seguito dell’incontro di venerdì (8 novembre) tra le delegazioni nazionali e territoriali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil e la direzione aziendale della ditta metalmeccanica.

L’incontro era stato prefissato da Adolfo Urso, ministro del Made in Italy, che – dopo la sospensione della procedura di licenziamento di 480 lavoratori della sede di Copparo (annunciandone altri 70 per la sede di Castelfranco Veneto) dello scorso 5 novembre – aveva chiesto alle parti di avviare un confronto per superare la procedura e individuare una possibile soluzione industriale e sociale alternativa.

Purtroppo però il confronto fra le parti non ha prodotto nessun avanzamento. Fim Fiom Uilm si sono rese disponibili a verificare le condizioni di poter concordare una mobilità “volontaria” e poter affrontare le questioni industriali e quelle relative alla contrattazione aziendale disdettata unilateralmente dalla direzione aziendale, mentre l’azienda ha invece riconfermato la volontà di prevedere esclusivamente una finestra temporale in cui poter effettuare i licenziamenti con la non opposizione, ma riservandosi la possibilità di poter continuare al licenziamento unilaterale della eventuale restante parte a completamento a 480 a fine scadenza della procedura.

I sindacati hanno quindi valutato la proposta aziendale “insufficiente e anche incoerente” con gli auspici e le indicazioni dichiarate dal ministro Adolfo Urso e dai responsabili dell’unità di crisi del MiMit.

A questo punto, la discussione proseguirà nell’incontro già pianificato nella giornata di giovedì 14 novembre per verificare eventuali modifiche delle posizioni aziendali e per poter provare a creare le condizioni per un possibile accordo nell’interesse dei lavoratori e per la salvaguardia degli stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto.

Stante le condizioni della vertenza, acquista quindi maggior significato l’iniziativa della manifestazione con sciopero di otto ore dichiarate da Fim Fiom e Uilm per la provincia di Ferrara per la giornata dell’11 novembre, annunciata dallo slogan “Contro la crisi del settore metalmeccanico nel territorio” con concentramento davanti ai cancelli della TK Berco.

“Sono più che rammaricato – commenta il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni -: sono deluso e amareggiato dall’esito negativo del tavolo odierno fra sindacati e board di Berco. Le parti sono ancora distanti e, soprattutto, non è stata ritirata dall’azienda la procedura collettiva di licenziamento, né è stata espressa alcuna intenzione in tal senso. Ditemi, com’è possibile trovare una soluzione con il lavoro di 480 persone appeso a un filo? Non c’è altra possibilità che continuare a lottare per la tutela dei posti di lavoro e per una coscienziosa politica di continuità aziendale”.

 

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