Politica
7 Ottobre 2024
Oggi dovrebbero essere sentiti i testi a discarico. Tra questi anche il portavoce del sindaco, Michele Lecci

Processo Fabbri-Estense.com. Tocca alla difesa

di Redazione | 2 min

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Pressoché il 100% dei lavoratori ha partecipato allo sciopero di oggi davanti ai cancelli della Berco dove si poteva leggere un cartello: "Il giorno 1 novembre, presso l'azienda Berco Spa è venuto a mancare al salario dei dipendenti Contratto Aziendale. Ne danno il triste annuncio i dipendenti. I funerali si terranno martedì 5 novembre davanti alla portineria aziendale"

Sorpresi dal proprietario a rubare rame, lo travolgono col furgone

Pensava di riuscire ad agire indisturbata la coppia di stranieri, un uomo e una donna, residenti nella provincia di Rovigo, che lo scorso 28 ottobre ha rubato 40 kg di tubi in rame da un cantiere a Lagosanto. A bordo di un furgone con un cassone molto capiente, i due sono entrati nel cantiere e hanno caricato la refurtiva. Pensavano di averla fatta franca ma sono stati sorpresi dal titolare

“C’è un tempo in cui è necessario costruire insieme il futuro”

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Droga impacchettata con foto di Maradona. Si va in abbreviato

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Il direttore di Estense.com, Marco Zavagli, torna oggi (lunedì 7 ottobre), alle ore 11.30, in tribunale come imputato nel processo intentato dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, per diffamazione aggravata.

La vicenda ha avuto inizio il 23 ottobre 2020, quando Zavagli pubblicò l’editoriale “La propaganda, l’industria che funziona meglio a Ferrara”. Nell’articolo, il giornalista analizzava la strategia comunicativa del sindaco di Ferrara, contestando alcuni asseriti successi dell’amministrazione comunale e definendo “propagandistica” l’attività comunicativa del Comune. Attività, tra l’altro, condannata di recente anche dall’Agcom.

Il pubblico ministero Ombretta Volta aveva chiesto l’archiviazione affermando che “le espressioni utilizzate nell’articolo rappresentano l’esercizio del diritto di cronaca e di critica del giornale e del giornalista”.

Il sindaco si era opposto alla richiesta di archiviazione e la sua opposizione era stata accolta dal gip Carlo Negri, secondo il quale il termine propaganda “calato nella dimensione politico-istituzionale, evoca precedenti storici, anche drammatici, di saturazione del sistema informativo a scopo manipolatorio, gettando così un’ombra lugubre su chi la esercita”.

Lo stesso gip, nelle sue motivazioni, premetteva che la sua decisione era “lontana dal costituire una deliberazione in ordine alla colpevolezza dell’indagato” e specifica che le affermazioni contenute nell’articolo non sono state valutate “in termini di verità”.

Nell’ultima udienza il giudice Giuseppe Palasciano aveva ascoltato Alan Fabbri, in qualità di persona offesa, chiamato come teste da accusa e difesa.

Oggi dovrebbero essere sentiti i testi della difesa, sostenuta dall’avvocato Federico Orlandini. Tra questi anche il portavoce del sindaco, Michele Lecci, che cura le sue pagine social.

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