Attualità
23 Settembre 2024
L'azienda chiarisce la sua posizione ribadendo di aver portato avanti "un percorso  partecipativo per raggiungere una soluzione ottimale tra le varie esigenze"

Condominio Garibaldi. Acer risponde a SI: “Non hanno accettato comodato gratuito e acquisto”

di Redazione | 3 min

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Acer risponde a Sinistra Italiana che le “addossa la responsabilità per quello che sta succedendo all’interno del condominio di via Fiume-Corso Piave -Isonzo e della sua area cortiliva”.

Temendo di “non essere stati chiari”, ribadiscono, come evidenziato anche nei precedenti comunicati, che per quasi 15 anni hanno “discusso con gli inquini proprietari (si tratta infatti di condomini completamente privati o con poche unita’ di alloggi Erp) sulla gestione dell’area in questione, affinché a fronte dell’utilizzo esclusivo che ne facevano (senza che fosse pertinenza dei propri alloggi), si assumessero almeno la responsabilità della sua conduzione”.

“La prima – ricordano – offerta è stata quella di un comodato d’uso gratuito dell’area (altroché desiderio di fare cassa!), a condizione che si assumessero l’onere della periodica manutenzione del verde”. “Era troppo chiedere questo – si domandano -? Un impegno alla manutenzione, a fronte della facoltà di continuare a fruire dell’intera area, a titolo gratuito?”

“A fronte dell’incapacità di assumersi collettivamente questa responsabilità – continua -, Acer dopo estenuanti trattative che sono proseguite per almeno un decennio, ha proposto di vendere ai residenti l’area, perché’ non era più sostenibile utilizzare risorse pubbliche per fare manutenzione e assicurare  un’area  di fatto utilizzata da proprietari privati: su  oltre 110 alloggi, solo 8 sono ancora di Erp”.

La successiva proposta di vendita, “è stata fatta tramite gli amministratori, in assemblee di condominio e tramite incontri presso la sede di Acer”. Questo ha portato a “un percorso  partecipativo, tanto caro a tutti noi, per raggiungere una soluzione ottimale tra le varie esigenze”.

“Al termine di questo percorso partecipativo – viene spiegato nel comunicato -, un intero condominio di oltre 30 proprietari e una gran parte di inquilini di un altro condominio hanno scelto di acquistare la porzione di area prospiciente i propri fabbricati  (i 2/3 dell’intera area ), e di assumersi la responsabilità della sua gestione; gli altri invece non hanno voluto assumersi questa responsabilità (meglio che la manutenzione straordinaria rimanga in capo ad Acer no? E’ molto più comodo e non costa nulla!)”.

“Il Bene Comune – si legge -, a cui molti sono sensibili solo quando ci sono altri che vi provvedono, Acer lo ha molto ben presente, perché’ ogni giorno  cura e gestisce il patrimonio pubblico di proprietà dei Comuni, comprese le sue aree verdi e gli alberi che vi insistono, nell’interesse degli assegnatari di alloggi Erp e della comunità stessa”.

Secondo Acer è però “poco ragionevole la pretesa che l’Azienda Casa dovesse continuare a manutentare e assicurare un patrimonio che di fatto era utilizzato da  proprietari privati,  e lo è a maggior ragione oggi che l’area è interamente venduta”.

“Questa – spiegano – è la verità dei fatti, fatti che abbiamo già ampiamente rappresentato e che sono documentabili; dispiace quindi che Sinistra Italiana non abbia voluto confrontarsi con Acer, prima di lanciarsi in accuse di un presunto disinteresse del nostro Ente per il patrimonio pubblico, che invece è la sua missione principale: ma ci riferiamo al patrimonio di Erp, finalizzato a soddisfare i bisogni abitativi delle fasce più deboli della popolazione”.

“L’area in questione – concludono – non era di Erp e ora è di proprietà di privati (molti dei quali, come detto sopra, residenti nel comparto), i quali, come ogni proprietario, potranno utilizzare i propri beni nel più assoluto rispetto della legislazione vigente e, nel caso di specie, dei Regolamenti urbanistico-edilizio e del verde del Comune di Ferrara”.

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