Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Passa anche da Ferrara il digiuno a staffetta contro il Decreto Sicurezza. A partecipare i consiglieri di Coalizione Civica eletti nella lista Anselmo Sindaco Arianna Poli e Leonardo Fiorentini
“Il sottoscritto non ha alcun problema a dichiarare che i partigiani combattevano dalla parte giusta, nel liberare la nostra nazione da un sistema totalitario come il nazifascismo”. Ma...
Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.
L'assessore al bilancio Fornasini ha evidenziato tutti gli elementi positivi del rendiconto: dagli avanzi liberi ai recuperi Imu fino ai fondi del Pnrr
Abbiamo letto in questi giorni le dichiarazioni del vicesindaco Alessandro Balboni circa le modifiche che interesseranno la Piazza Travaglio da concludersi 2025.
Come Forum Ferrara Partecipata avevamo salutato con favore il progetto Look Up che conseguentemente ad un accordo siglato tra Comune e Regione per l’Agenda trasformativa urbana dello sviluppo sostenibile per la città di Ferrara-Atuss, permette di disporre di significativi importi economici tesi a valorizzare spazi ed edifici pubblici.
La nostra positiva attenzione è dimostrata dal fatto che abbiamo voluto partecipare attivamente ad alcuni incontri che, promossi dal Comune, dovevano agevolare la partecipazione di gruppi, associazioni e cittadini, per un effettivo coinvolgimento nel progetto.
Questa recente uscita sulla stampa ci lascia invece oltremodo perplessi non solo sul reale significato che l’amministrazione comunale intendeva dare alla ‘partecipazione’, giacché il percorso si è interrotto bruscamente in quanto i progetti sono stati definiti (fin dall’inizio?) nelle sedi ufficiali, ma anche sulla realizzazione del progetto stesso.
Ci sembra di capire dalla descrizione al momento un po’ vaga che ha fatto il vicesindaco che si tratti, ancora una volta, di una occasione mancata e poco coraggiosa.
Leggiamo che la piazza Travaglio verrà ‘rifunzionalizzata’ cioè verrà migliorata per le funzioni già esistenti ed infatti viene ben specificato che il commercio ambulante (leggi soprattutto il mercato del lunedì) non subirà modifiche.
Quindi è chiaro che, affinché i commercianti su area pubblica possano collocarsi come fanno ora con banchi e furgoni, invece di trovare una soluzione sostitutiva quale ad esempio il parcheggio Kennedy come avvenuto alcuni anni fa, non sarà possibile mettere in atto una effettiva trasformazione della piazza in cui trovi posto un polmone verde di cui tanto avrebbe bisogno la città per abbattere le polveri sottili che ci affliggono specialmente in inverno: infatti si legge che verranno piantati ‘alcuni alberi’.
Non è invece chiaro che cosa si intende con ‘tappeto verde’(se fosse stato un prato si sarebbe usato questo termine) né quali parti della piazza interesserà. La pavimentazione ‘desigillata e impermeabilizzata’ sarà costituita da materiali ‘drenanti’ che ci riportano tristemente col pensiero ad altra piazza cittadina di recente ristrutturazione la cui assorbenza si è dimostrata molto lontana da essere tale!
Infine dissentiamo totalmente dalla scelta di istituire un parcheggio sostitutivo sulla superficie dell’ex Comando della Polizia Locale all’inizio di via Bologna. Ci stupiamo che una vasta area di valore, in aderenza alle mura cittadine, debba essere sottoutilizzata nel modo oggi proposto, ed inoltre crediamo che la città non solo debba essere implementata di vegetazione, quella si drenante e necessaria per mitigare le ondate di calore e cercare di invertire il cambiamento climatico, ma debba vedere, in tempi ragionevoli, una vera sostituzione del trasporto privato con quello pubblico, elettrico e gratuito.
Sarebbe necessario perciò istituire veri parcheggi scambiatori, cioè non a cento metri dal centro, come si stanno per realizzare, ma ad alcuni chilometri, sostituendoli con un efficiente e capillare sistema di trasporto pubblico.
Ci vuole coraggio, dicevamo, ma anche una visione del futuro che, al momento questa amministrazione, ancorata a soluzioni novecentesche, sembra non avere.
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