A quasi un anno di distanza dal massacro del bar Big Town di via Bologna, avvenuto nella serata dello scorso 1° settembre, il Tribunale del Riesame di Bologna ha concesso gli arresti domiciliari a Giuseppe Di Gaetano, confermando invece il carcere per suo figlio Mauro, entrambi accusati – in concorso – di omicidio aggravato dalla crudeltà per l’uccisione del 42enne Davide Buzzi e di tentato omicidio per il ferimento del 21enne Lorenzo Piccinini.
La decisione del tribunale felsineo è arrivata lo scorso 13 agosto, in seguito all’appello delle difese dei due odierni imputati (legali Michele Ciaccia, Stefano Scafidi e Giulia Zerpelloni), dopo che il gup Danilo Russo del tribunale di Ferrara aveva inizialmente deciso di respingere le richieste di arresti domiciliari sia per Giuseppe che per Mauro Di Gaetano, avanzate durante l’udienza preliminare dello scorso 10 giugno.
Le motivazioni della decisione sono attese entro 45 giorni.
La sera della tragedia, Buzzi e Piccinini si erano presentati nel locale di via Bologna con una tanica di benzina che avevano appoggiato sul bancone con intenzioni minatore per riscuotere un ‘pizzo’ da 3.000 euro.
Giuseppe Di Gaetano, che aveva chiesto spiegazioni di quanto stesse succedendo, sarebbe stato picchiato violentemente dai due: il 42enne avrebbe dato gomitate, pugni e calci all’anziano, facendolo cadere a terra due volte, mentre il 21enne, nell’ordinargli di uscire dal bar con arroganza, lo avrebbe colpito a sua volta con calci, lanciandogli addosso anche una bottiglia.
I due però non sarebbero riusciti nel loro intento a causa del comportamento di padre e figlio, che reagirono in maniera efferata e si scagliarono su Buzzi e Piccinini, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo.
L’inizio della fase dibattimentale del processo a carico di Mauro e Giuseppe Di Gaetano è fissata per il 7 novembre davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Ferrara.
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