Economia e Lavoro
2 Agosto 2024
I segretari regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil auspicano "una ripresa tempestiva delle trattative e una convergenza sul tema importantissimo del salario"

Operai agricoli, scarsa attrattività del settore. “Serve il rinnovo dei contratti di lavoro”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Pma. “Fase delicata. Regione collaborativa e osservante”

Durante il confronto tra i sindaci del Basso Ferrarese e l'assessore regionale Massimiliano Fabi all'ospedale del Delta di Lagosanto, c'è stato spazio anche per affrontare la questione legata all'inchiesta della Procura di Ferrara all'interno del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

Copma cresce insieme alla sua comunità interna

Un risultato operativo ad agosto che è già superiore alle attese e un 2026 in cui si prevede di migliorare ulteriormente, soprattutto grazie all'approccio multiservizio, alla propria tecnologia brevettata e a una valorizzazione della comunità interna

Comune di Ferrara. Dipendenti in stato di agitazione

Aperto lo stato di agitazione tra i lavoratori del Comune di Ferrara. Tutte le assemblee del personale convocate dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rsu hanno dato mandato con un sostengo unanime ad attivare questo percorso

Zerbini (Pd): “Dopo 6 anni di destra Ferrara sta peggio”

"La verità è semplice: dopo 6 anni di governo della destra, Ferrara sta peggio". È lapidaria la segretaria del Pd di Ferrara Giada Zerbini nel commentare il rapporto "Qualità della Vita - Sole 24 Ore" che classifica Ferrara al 51esimo posto su 107 province

Le segreteria regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil sono particolarmente preoccupato rispetto all’andamento della trattativa per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti di tutte le province della regione. “I contratti provinciali – dicono – sono stati disdettati ormai un anno fa e le relative piattaforme presentate alle controparti territoriali di Cia, Confagricoltura e Coldiretti a novembre 2023 dopo diversi incontri, al momento fotografano una situazione completamente bloccata, in modo particolare per quanto riguarda l’incremento salariale”.

Ricordano quindi “che in Emilia Romagna sono circa 80.000 i lavoratori agricoli e che complessivamente sviluppano oltre 8 milioni di giornate lavorate” ma
“la maggioranza di loro è assunta con contratti precari, stagionali o a tempo determinato”. “I Cpl – aggiungono – (contratti provinciali di lavoro) per gli operai agricoli sono di fatto contratti di primo livello, con materie di carattere normativo e retributivo demandate direttamente dal Ccnl di settore”.

Precisano dunque “che, nel rispetto del modello contrattuale agricolo, lo scorso ottobre le Organizzazioni Sindacali e le associazioni Datoriali nazionali hanno raggiunto, dopo una complicata trattativa, un’intesa con lo scopo di tutelare i salari dei lavoratori con il recupero del differenziale inflattivo per il biennio 2022/23.
Tra le varie soluzioni, a tutela del potere d’acquisto e tenuto conto degli indici inflattivi previsti, è stato concordato un incremento del 3,5% del salario, da aggiungere agli aumenti retributivi che le Parti avrebbero definito proprio nella fase di rinnovo dei Cpl. Oggi tale aumento, a livello territoriale, sembra essere addirittura disconosciuto dalle controparti agricole”.

Ecco quindi che si chiedono “se il modello contrattuale agricolo, che in questi anni ha comunque dato risposte normative e salariali alle lavoratrici e ai lavoratori del settore primario tenendo anche conto delle specificità territoriali, stia venendo messo in discussione dalle stesse Organizzazioni Professionali Agricole”.

“L’Emilia Romagna – ricordano – è la Regione del Patto per il clima e il lavoro, firmato da tutte le Parti sociali, comprese quelle del settore primario, alle quali rammentiamo non solo il rispetto dei contratti, ma anche il loro rinnovo”. Così “le Organizzazioni Sindacali sono sempre state interlocutrici attente alle problematiche del settore, al punto di condividere all’interno del PSR punteggi premianti nei bandi per le aziende che risultano iscritte alla Rete del Lavoro di Qualità, senza però prioritariamente dimenticare di tutelare il lavoro e la fatica di migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore primario emiliano romagnolo”.

Negli ultimi anni si è vista “una crescente difficoltà a reperire manodopera agricola, in particolare quella più altamente specializzata, a causa anche di una scarsa attrattività del settore” ma i sindacati sono convinti “che una adeguata risposta normativa e salariale, attraverso il rinnovo dei contratti di lavoro, possa dare il giusto impulso per tutto il settore, fatto di produzioni di qualità che però devono conseguentemente riconoscere giuste retribuzioni ai lavoratori”.

Così i segretari Daniele Saporetti , Cristiano Pistone e Sergio Modanesi di Fai-Cisl – Flai Cgil e Uila-Uil Regionali auspicano “una ripresa tempestiva delle trattative e una convergenza sul tema importantissimo del salario che deve dare le necessarie risposte alle donne e agli uomini che lavorano in questo settore e che, con il proprio sudore, garantiscono i prodotti che poi arrivano sulle nostre tavole rispetto a quanto finora insufficientemente proposto dalle Associazioni Datoriali”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com