Lagosanto. “Una riduzione di 2 posti letto di terapia Intensiva nel periodo 22 aprile – 1 settembre, oltre a una sensibile riduzione oraria rispetto alla ordinaria attività operatoria per le specialità di Ortopedia, Urologia, Chirurgia Generale ed oltre alla riduzione di 15 posti letto nelle aree di degenza chirurgica”. È ciò che segnala Alessandro Scalambra candidato con la lista Rinnovare Lagosanto Gianluca Bonazza Sindaco.

In realtà, replica l’Azienda Sanitaria, “come negli anni precedenti, e come nelle altre strutture, per l’ospedale del Delta è stato predisposto un piano di riorganizzazione delle attività programmabili per il periodo estivo, al fine di consentire al personale di usufruire delle ferie. Tale riorganizzazione, analoga a quella del 2023, non intaccherà l’attività chirurgica urgente”.

Non solo, Scalambra continua denunciando che “per la sanità Regionale Emilia-Romagna l’ospedale del Delta” sarebbe “diventato il terreno di gioco preferito per i tagli di budget”. Erodendo così “un pilastro fondamentale per la sanità del territorio, nello specifico dell’Ospedale Del Delta, in favore dell’asse sanitario ‘Istituto Ortopedico Rizzoli- Ospedale Argenta’”.

L’Ausl fa invece sapere che “non vi è alcuna strategia finalizzata a dirottare risorse dall’ospedale di Lagosanto a quello di Argenta”. Anzi, “al contrario il Delta è oggetto di vari progetti per ampliarne l’attività”.

Il piano di riordino provinciale della chirurgia prevede infatti che diventi “ospedale di riferimento per la casistica di media e bassa complessità, con un prevedibile aumento di interventi”. Per l’ospedale “sono stati inoltre acquisiti device (con fondi Pnrr pari a 1,9 milioni di euro) per dar vita a un innovativo progetto di teleriabilitazione, destinato ai pazienti anziani e fragili delle aree interne, che avrà proprio all’ospedale del Delta il proprio hub”.

Rimanendo sul tema risorse, Ausl ricoda “gli investimenti per il nuovo Pronto soccorso inaugurato lo scorso luglio (due milioni in opere edili e tre per la digitalizzazione), quelli per la Pma (in corso) per duecentomila euro in lavori e centomila in apparecchiature, nonché ulteriori 480mila in apparecchiature tecnologiche già acquisite o in via di acquisizione”.

Infine non negano “un tema di scarsa attrattività dell’ospedale del Delta rispetto al reclutamento del personale, sia medico sia delle professioni sanitarie. Spesso i bandi vanno deserti ed il turnover è molto alto, verosimilmente anche per le difficoltà di trasporto che caratterizzano il territorio di riferimento”. Per questo l’Azienda sta valutando modalità per sopperire a tale situazione “introducendo possibili incentivi per l’attività lavorativa al Delta”.