In mostra una miriade di personaggi bizzarri, che popolano i luoghi del teatro cittadino. L’esposizione “Ferrara teatro della città”, inaugurata giovedì 18 aprile e organizzata dalla Fondazione teatro Comunale con Ferrara Arte, raccoglie le illustrazioni di Claudio Gualandi.
Con questa mostra, il Teatro Comunale Claudio Abbado vuole raccontare la sua storia, in occasione dei sessant’anni dal restauro: dal 18 aprile al 15 settembre, l’esposizione invita i visitatori ad affacciarsi alla vita dei palcoscenici cittadini. Sui pannelli in Rotonda Foschini e al Ridotto si passa dal Palazzo Ducale con il suo teatro di cortile, allo Schifanoia, passando per il teatro di strada, la casa in festa di Ludovico Ariosto o il Teatro degli Obizzi.
Il racconto del Teatro Comunale comincia con la prima delle prime: il 2 settembre 1798, in piena occupazione francese, inaugura quello che si chiamava Teatro Nazionale, progettato da Cosimo Morelli e Antonio Foschini. Nobili e borghesi si mischiano ai “tipi ferraresi” per assistere a Gli Orazi e i Curiazi di Marco Portogallo. Prosegue con il Teatro restituito alla città, nel 1964, restaurato dopo la seconda guerra mondiale e quasi vent’anni di disuso: il 31 ottobre si alza nuovamente il sipario, con un concerto dell’orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Nino Sanzogno.
Nel disegno di Claudio Gualandi il punto di vista sul palcoscenico è frontale, ovvero dal luogo privilegiato per uno spettatore, il palco d’onore. L’illustratore ci fa accomodare al posto delle autorità. In questo luogo ovattato, un salotto chiuso, ci sentiamo nascosti e allo stesso tempo esposti allo sguardo di tutti e tutti guardiamo, ma con discrezione. La scenografia è la città, ma è davvero un fondale, una finzione scenica o è una finestra aperta sulla piazza gremita di gente?
Claudio Gualandi dal 1976 si occupa di progettazione grafica e allestimenti, nel 1982 apre lo studio Gualandi di cui restano famosi i manifesti per il Ferrara Buskers Festival edizioni 1991/2007 e la mostra dedicata ai vent’anni dello studio nella Casa dell’Ariosto. Dal 1980 inizia una serie di illustrazioni dedicate a Ferrara e ad altre città italiane. Nel 2010 per Unesco illustra il Patrimonio italiano. Partecipa a mostre collettive e personali. Ha esposto nel salone d’Onore del Palazzo Ducale di Ferrara, al Flagshipstore Felisi in occasione del Salone del Mobile, alla galleria Dosso Dossi, al Museo archeologico nazionale di Ferrara.
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