Lagosanto
10 Aprile 2024
Il candidato sindaco: "Nonostante i tagli subiti negli anni con le sue eccellenze è ancora strategico"

Pambianchi attacca il governo e difende il Delta

di Redazione | 3 min

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Lagosanto. “Oggi la sanità nel nostro paese sta attraversando un periodo difficile, la situazione dopo i tagli alla spesa del governo Meloni sta diventando insopportabile”. A sostenerlo è il candidato sindaco di Lagosanto per il centrosinistra Andrea Pambianchi spiegando come nel 2024 “il governo presieduto da Giorgia Meloni taglia la spesa sanitaria che passa dal 6.6% del PIL al 6.2% , ciò vuol dire miliardi in meno, quando invece Francia e Germania spendono il doppio di noi”.

Le conseguenze sarebbero quindi “sotto gli occhi di tutti, fuga del personale sanitario, liste di attesa interminabili, tagli a servizi socio sanitari con un vistoso spostamento delle prestazioni verso il settore privato. Gli ultimi dati parlano di 6 milioni di cittadini pari al 7% della popolazione che rinuncia a curarsi”. 

A quanto afferma Pambianchi “in questi mesi poi stiamo assistendo ad ingenti spostamenti di risorse economiche verso il settore privato da parte del governo, come in Abruzzo. Il nostro sistema sanitario pubblico quindi sta perdendo pezzi consistenti sotto i colpi di una destra aggressiva ed affaristica”. 

Per contrastare questa situazione “nascono proteste e comitati, come l’ultimo presieduto da premi nobel e scienziati, c’è inoltre la protesta di tutte le regioni che invita il governo a versare risorse sufficienti per far fronte alle esigenze”. 

Farebbero quindi “un po’ sorridere le dichiarazioni, che si sentono oggi sulle strade del nostro piccolo paese, dove tutti vorrebbero ritagliarsi  il vestito giusto del paladino della giustizia sanitaria locale a difesa dell’ospedale del Delta”. 

“A quelle forze politiche, cioè Fdi e Forza Italia”, Pambianchi suggerirebbe “piuttosto di cominciare a protestare contro il Governo Meloni per urlare a gran voce di invertire la rotta di tutte quelle risorse che stanno facendo diventare delle scatole vuote tante strutture sanitarie. Quelle stesse forze politiche, quale fu An che contrastò in tutti modi la costruzione dell’ospedale del Delta, dichiarando che era una cattedrale nel deserto, così come l’ha definito ancora oggi un esponente di spicco di Fdi poche settimane fa”. 

Invece il candidato sindaco considera l’ospedale del Delta, che “nel corso degli anni ha subito tagli, ma oggi, vista l’impossibilità dell’ospedale di Cona di dare risposte a tutti i territori della provincia, con le sue eccellenze è ancora strategico”. 

Tra queste eccellenze elenca “l’ortopedia e la traumatologia, che sostengono un’attività di emergenza, attivata e programmata H24, raggiungendo numeri e livelli invidiabili, garantendo servizi efficienti ai cittadini di tutta la Regione; il nuovo Ps ristrutturato; la rete di cure palliative che comprende il DH oncologico che garantisce una presa a carico globale del paziente e della sua famiglia; La Pma (procreazione medica assistita) che ha raggiunto il 3º livello in Italia erogando i suoi servizi a tutto il paese in tutte le sue fasi di prevenzione e riproduzione; Per concludere l’apertura di una U.O. di riabilitazione cardiologica”.

L’ospedale del Delta sarebbe “quindi ancora una forte sicurezza per i cittadini del territorio e della provincia” ma “ora è necessaria una forte collaborazione tra le istituzioni e le direzioni ASL, come Io è sempre stata e come è nel solco della tradizione del Comune di Lagosanto per programmare una sanità unitaria”.

“Purtroppo – conclude Pambianchi – in questi anni abbiamo visto prese di posizione populiste e demagogiche del Sindaco in carica, tutte mirate a riottenere l’apertura di reparti vedi la maternità, mentre standard nazionali vedono il crollo delle nascite impedendo per Legge la riapertura di reparti che non raggiungono il range.  Il risultato finale è stato che Lagosanto si è isolato dal contesto territoriale e il comune ha perso il ruolo guida che aveva sui servizi. Concludo dicendo che bisognerebbe ripristinare una guida comunale con una politica unitaria che coinvolga tutti per il bene dei nostri cittadini”.

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