Terre del Reno
2 Aprile 2024
L'amaro commento del capogruppo di Futuro Comune, Francesco Margutti, dopo il confronto in Consiglio comunale

Servizi sanitari a Mirabello: “Progetti abbandonati e promesse non mantenute”

di Redazione | 4 min

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Terre del Reno. L’ultimo Consiglio comunale di Terre del Reno di lunedi 25 marzo ha visto il confronto sui servizi sanitari. Situazione portata all’attenzione dell’Amministrazione da una interpellanza del gruppo di Futuro Comune anche alla luce delle promesse passate che l’attuale Amministrazione aveva fatto su questo tema.

“Sulla sanità – riferisce il capo gruppo Francesco Margutti a nome del gruppo consiliare “Futuro Comune” – ci si aspettava risposte soprattutto legate al paese di Mirabello, che negli ultimi due anni ha visto ridursi il numero di medici di medicina generale (da 3 a 2),  perdere completamente il pediatra in paese e nessuna novità in merito allo spostamento del centro prelievi e dei servizi sanitari nell’ex municipio di Mirabello (come promesso più volte dal sindaco e dall’assessore alla sanità negli ultimi anni)”. Sempre in riferimento a Mirabello, Margutti riferisce anche di grossi problemi legati all’assenza di una sala d’attesa del centro prelievi di Mirabello con l’utenza (speso fragile) costretta ad aspettare all’aperto il proprio turno, indipendentemente dalle condizioni metereologiche. Ciò che è emerso dalle spiegazioni fornite dall’assessore alla sanità del comune di Terre del Reno non può che lasciare un certo amaro in bocca”.

“Per quanto riguarda i medici e i pediatri in paese – aggiunge Margutti – bisognerà abituarsi a questa situazione. I numeri degli abitanti di Terre del Reno (8812 adulti, 748 adolescenti, 544 infanti tra gli 0 e i 6 anni) non consentono di prevedere un potenziamento futuro dei medici e dei pediatri sul territorio comunale (attualmente 7 medici di base e 2 pediatri). Pertanto per quanto riguarda Mirabello, non si prospettano grandi novità rispetto alla presenza di solo 2 medici di medicina generale e 0 pediatri con ambulatori in paese. Per quanto riguarda l’idea di aprire un presidio di sanità pubblica locale all’interno dell’ex municipio, l’assessore ha comunicato che il progetto è stato completamente abbandonato. L’intenzione attuale dell’Amministrazione è quella di spostare il centro prelievi e i servizi sanitari nell’ex ludoteca, di via Evangelisti (attualmente adibita ad Asilo Nido). Il problema è che l’iter per la richiesta della certificazione e i conseguenti lavori di adeguamento sono ben lontani dall’essere avviati, così come l’inserimento di fondi nel bilancio. Quindi forse, se ne parlerà nel 2025″.

“Sui disagi legati all’assenza della sala d’aspetto nel centro prelievi – continua a raccontare Margutti – l’assessore ha sostenuto che la colpa è da imputare in buona parte agli utenti che si recano agli appuntamenti in anticipo, non rispettando gli orari assegnati. Quindi nulla di nuovo. D’altronde negli ultimi anni, sul tema sanitario, si sono sentite tante belle idee per Mirabello: ex municipio di Mirabello adibito a Centro sanitario – palestra di riabilitazione cardiopolmonare nei locali dell’ex municipio; infermiere di comunità nell’ex casello ferroviario (struttura che tra l’altro l’Amministrazione non sa come impiegare nè a chi dare in gestione, nonostante i 159.432,79 € di soldi pubblici spesi). Bhe, tutte promesse non mantenute e il centro prelievi, con tutti i disagi connessi è ancora l’unico presidio sanitario a Mirabello. Conclusione?! Portare pazienza, comunicare agli utenti di non recarsi al centro prelievi prima dell’orario prestabilito e adeguarsi a questa situazione”.

A margine della discussione, c’è stato anche modo di confrontarsi sul polo sanitario di Sant’Agostino. “Struttura che, a distanza di 7 anni dall’avvio dei lavori – commenta il capogruppo – non ha ancora visto la luce
ma che dovrebbe vedere terminati i lavori entro l’anno. Il gruppo di Futuro Comune ha fatto notare come l’idea più volte sbandierata dall’Amministrazione di creare all’interno della struttura la Medicina di Gruppo richieda la disponibilità da parte di tutti i medici e i pediatri del comune di prestare la propria attività all’interno del polo, sollevando dubbi sul fatto che tutti abbiano aderito. E infatti la risposta è stata eloquente. L’idea della Medicina di Gruppo all’interno del Polo Sanitario è stata abbandonata e il nuovo accordo prevede la costituzione di una aggregazione funzionale territoriale, una soluzione di più ampio respiro che pone l’attenzione più sulla rete dei medici rispetto alla presenza fissa in un luogo, consentendo di fatto ai medici di continuare a operare nei loro ambulatori territoriali. Verificheremo tutte queste idee alla prova dei fatti, perché fino ad ora quello a cui abbiamo assistito è solo un insieme di smentite a tutte le promesse fatte in passato. E a pagarne le spese sono soprattutto i cittadini di Mirabello”.

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