Il Forum Ferrara Partecipata ha presentato, tra le altre, due osservazioni al Piano Urbanistico Generale (Pug) relative al Parco Nord Bassani e al Parco Sud. Per quanto riguarda il Parco Nord Bassani, chiedono che “nella scheda del progetto guida vengano specificate le funzioni incompatibili con la natura del parco”.
In particolare chiedono che “alla dicitura ‘spazi aperti per eventi temporanei’ venga aggiunta la dicitura ‘esclusi quelli che richiamano forte affluenza di pubblico concentrati in tempi ristretti, quelli con impatto acustico tale da recare danno o disturbo alla fauna del parco e delle zone limitrofe, quelli che possono recare danno alla vegetazione del parco e quelli per il cui allestimento e svolgimento sia necessario l’accesso al parco di mezzi che possono danneggiare in modo permanente i percorsi ed il manto erboso del parco stesso'”.
Chiaramente la richiesta è quella di evitare in futuro lo svolgimento di “iniziative, attività e manifestazioni chiaramente in contrasto con le finalità sopra descritte del parco stesso”. Ritengono infatti “che il Parco Nord Bassani debba avere come fondamentali le finalità ecologiche, ambientali e di difesa della biodiversità proprie di un nodo ecologico del territorio provinciale e che, quindi, venga esclusa la possibilità di tenere lì eventi fortemente impattanti dal punto di vista ambientale, come quello realizzato con il concerto di Bruce Springsteen”.
Passando invece al Parco Sud, “in coerenza con quest’impostazione” e “visto che esso è solo genericamente tratteggiato nella stesura del Pug”, chiedono maggiori specifiche. Affermano infatti che nel documento sarebbe indicata solo la “potenzialità di attivazione di un vero e proprio Parco Sud, valorizzabile anche come sede di eventi temporanei, che comprende e mette a sistema le aree verdi pubbliche contigue all’aeroporto”.
La richiesta “sia per realizzare effettivamente il Parco Sud e prevedere che in quell’area ci sia la possibilità di dar vita a eventi importanti, sia per evitare scelte insediative di attività e funzioni palesemente contrastanti, come sarebbe quella dell’ipotizzato Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr)”.
“Si tratta – fanno notare – di osservazioni significative, che si inscrivono in un’idea di ‘Città verde’, che guarda anche all’abbattimento delle emissioni climalteranti e al contrasto al cambiamento climatico, oltre al fatto di preservare e costituire aree finalizzate a sviluppare il patrimonio ecologico e ambientale della città, sottraendolo a usi impropri e logiche di privatizzazione”.
L’attesa è quella di un’amministrazione comunale che “prenda seriamente in considerazione e dia risposte positive a queste nostre istanze; in ogni caso, continueremo la nostra iniziativa e mobilitazione perché questioni così rilevanti per il futuro della città si possano realmente concretizzare”.
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