Cronaca
29 Marzo 2024
Fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

Alberto Dallari
di Davide Soattin | 3 min

Leggi anche

Pulmino si ribalta in A13, cinque feriti. Due sono gravi

Spaventoso incidente nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile lungo l'autostrada A13 dove, nel tratto tra Ferrara Nord e Ferrara Sud, all'altezza del km 42 Sud-Diamantina, un minivan è uscito di strada, prima sbattendo contro il guardrail e poi ribaltandosi

Al via il Festival del Premio Letteratura Ragazzi di Cento

È in partenza il Festival del Premio Letteratura Ragazzi 45° edizione – ideato, organizzato, promosso e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Cento, di Ibby e del Cepel – che quest’anno si terrà dal 29 aprile al 4 maggio a Cento

“Insieme liberi” alleata della lista Libertà

“Insieme liberi” corre da Cento per le elezioni europee in alleanza con la lista Libertà. Lo annuncia in conferenza stampa il portavoce Marco Mattarelli, che ripete che “la nostra visione è molto chiara ed è principalmente fondata sul recupero della sovranità"

È stata fissata per il 27 maggio l’udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero.

Dallari – un medico volontario del gruppo Ippocrate.org, però non coinvolto in questo caso – usò il protocollo di cura propagandato come efficace dal sito, che prevedeva l’uso di ivermectina (farmaco antiparassitario di prevalente uso veterinario) e la colchicina (farmaco indicato per la cura della gotta) e si rapportò tramite un programma terapeutico di telemedicina con Gallerani, che aveva posizioni contrarie al vaccino ed entrò in contatto con lui per tramite di una sua amica, solo via messaggi.

Nello specifico, oltre a prescrivergli farmaci considerati inefficaci, non raccomandati e controindicati dal Ministero della Salute, dall’Aifa e dalla letteratura internazionale per il trattamento del Covid-19, Dallari avrebbe anche chiesto a Gallerani di comunicargli due volte al giorno, con sms, i dati relativi alla sua temperatura corporea, alla saturazione di ossigeno e alla frequenza cardiaca.

Il medico prese in carico Gallerani il 25 agosto 2021, ma le sue condizioni di salute precipitarono e il 3 settembre venne portato dalla sua amica all’ospedale, quando il suo quadro clinico era già molto critico, con la saturazione a 57. Al Sant’Anna di Cona, i sanitari fecero di tutto per provare a salvarlo, ma il 7 ottobre, dopo oltre un mese di ricovero, morì. Fu lo stesso ospedale a segnalare la situazione alla Procura  di Ferrara.

Il pm Ciro Alberto Savino ha indagato il medico inizialmente per l’ipotesi di reato più grave, quella di omicidio colposo dovuto all’uso di una cura non adeguata. Gli accertamenti tecnici eseguiti però, da quanto si apprende, non avevano stabilito l’esistenza di un nesso univoco tra la cura errata e il decesso del paziente, che aveva anche altri gravi problemi di salute, né hanno potuto dare la necessaria certezza, richiesta dalla giurisprudenza, che la cura ‘standard’ lo avrebbe sicuramente salvato, anche se la probabilità stimata è più elevata.

Però, secondo la Procura, quel metodo di gestione del paziente a domicilio e tramite messaggi via WhatsApp non rispettò la diligenza richiesta a un medico e costituì un’omissione di soccorso da parte di Dallari, assistito dall’avvocato Linda Corrias.

Per il pm Ciro Alberto Savino, nonostante l’evoluzione della malattia in Covid-19 grave con serio e concreto pericolo per la vita, il medico avrebbe infatti omesso di attivarsi tempestivamente per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza al paziente, come avvertire l’autorità sanitaria o ordinare egli stesso la doverosa ospedalizzazione, aggiungendo – sostiene la Procura – di non effettuargli né chiamate né messaggi vocali, rispondendo solo alcuni giorni dopo, quando ormai Gallerani versava in grandissime condizioni, con laconici sms contenenti le prescrizioni a distanza di farmaci inadeguati allo scopo.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com