Attualità
4 Marzo 2024
Mercoledì 6 e giovedì 7 marzo. Tra le opere anche una rarissima edizione del Trattato dell’Amore di Girolamo Savonarola e una lettera firmata da Lorenzo de Medici inviata alla famiglia Strozzi a ridosso della Guerra del Sale

A Firenze vanno all’asta rari libri e manoscritti d’epoca legati a Ferrara

di Redazione | 4 min

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La Gonnelli Casa d’Aste di Firenze si prepara all’asta primaverile dedicata a libri, autografi e manoscritti, che si terrà mercoledì 6 e giovedì 7 marzo. Tra i 600 lotti all’incanto anche alcuni legati a Ferrara: una rarissima edizione del Trattato dell’Amore di Girolamo Savonarola, una lettera firmata da Lorenzo de Medici inviata alla famiglia Strozzi a ridosso della Guerra del Sale detta anche Guerra di Ferrara, la prima edizione italiana dell’Epistolae di San Girolamo prodotta a Ferrara e altro ancora.

La lettera di Lorenzo de Medici alla famiglia Strozzi fa parte del Lotto 25 ed è datata 3 gennaio 1482. Si tratta di un manoscritto scritto a ridosso dell’inizio della Guerra del sale (o guerra di Ferrara). Accorata risposta ad una richiesta di aiuto ricevuta da Luigia Strozzi in cui Lorenzo assicura tutto il suo aiuto. Questa lettera, nella metà del XIX secolo, era di proprietà personale del Mons. Giuseppe Antonelli, bibliotecario emerito e direttore del Museo di Ferrara. Per sua concessione venne pubblicata in Lettere di Lorenzo de Medici detto il Magnifico conservate nell’Archivio Palatino di Modena […] a cura di Antonio Cappelli (Modena, Vincenzi 1863, p. 91). Il documento rimase anche in seguito in mani private, e non entrò a fare parte delle carte dell’Archivio Palatino di Modena. Base d’asta 2.500 euro.

Nel Lotto 243 le “Grammaticales Regulae” di Guarino Veronese, una rarissima edizione veneziana di questa celebre grammatica latina di fine Quattrocento. Visto il frequente utilizzo, poche sono arrivate ai giorni nostri complete e in buone condizioni. Guarino Veronese (1374-1460) fu umanista, autore di numerosi testi scolastici, traduttore e insegnante. Nel 1414, aprì una scuola di greco e latino a Venezia, che poi trasferì a Verona (1419-1429). Rifugiatosi a Ferrara per via della peste, per un trentennio circa vi tenne una scuola, che diventò uno dei più celebrati focolai umanistici, ricercatissima da italiani e stranieri. “Scrisse numerosi testi scolastici, che impressero un nuovo indirizzo all’insegnamento liberale: una grammatica greca, le Regulae per l’insegnamento della grammatica latina, commenti a classici. Fece numerose traduzioni dal greco (specialmente da Luciano e da Plutarco). Importante il suo Epistolario … in cui rivivono le vicende e la operosità del primo umanesimo” (treccani.it). Base d’asta 2.000 euro.

C’è poi il Lotto 244 con le “Epistolae” di Hieronymus (santo). Si tratta della prima edizione italiana di una delle opere più elegantemente illustrate prodotte a Ferrara. La tipografia fu finanziata dal frate carmelitano Giacomo Albertini, ma dopo la sua morte i fogli furono ereditati dai confratelli del monastero di S. Paolo a Ferrara che li rivendettero ai Rossi. Le xilografie mostrano per lo più scene della vita di Girolamo, tipicamente alla sua scrivania e quasi sempre accompagnato dal leone. Uno dei più grandi studiosi cristiani della sua epoca, San Girolamo fu un traduttore, biografo e storico, ricordato principalmente per la sua creazione della versione latina Vulgata della Bibbia, una traduzione che rappresenta un contributo duraturo alla cultura occidentale. Si registrano diversi stati di stampa: sembra che il primo fascicolo non contenesse la Vita preliminare di san Girolamo, ma una dedica a uno dei tre notabili, Ercole d’Este (datato 1494), Eleonora d’Este (1495) o Agostino Barbarigo (1495). Una versione successiva fu pubblicata con la Vita ma senza dedica, e lo slogan corretto (‘carne’  invece di ‘catne’) alla carta 244. Si registrano anche edizioni miste. Questa copia non contiene le 4 carte preliminari e presenta l’ortografia errata alla carta 244, nonché una dedica a stampa ad Agostino Barbarigo. Base d’asta 5.500 euro.

Infine il Lotto 251 con l'”Operetta Noua composta da frate Girolamo da Ferrara (Tractato dello amore di Iesu Cristo)”. E’ una rarissima edizioe, una delle più risalenti, presumibilmente impressa tra il Tractato dello Amore stampato a Firenze da Antonio Mischiomini il 26 giugno 1492, che contiene una sola xilografia, e l’Operetta nuoua impressa sempre a Firenze, da Lorenzo Morgiani e Johannes Petri, intorno al 1493, che contiene tre xilografie (una aggiuntiva in fine, con Gesù che porta la croce). La presente edizione è adorna di due xilografie, entrambe due crocifissioni con la Vergine Maria e San Giovanni ai piedi della croce, la prima, leggermente più grande, al frontespizio, la seconda a c1r. Si segnala che la British Library e la Bnc di Firenze ipotizzano come data il 1495. Il Tractato è suddiviso in sette capitoli, seguiti da varie contemplazioni, e da un’orazione e due laudi in fine. “L’intensa attività predicatoria e diplomatica di quel periodo non distolse Savonarola dalla redazione di scritti minori, caratterizzati da temi diversi ma dall’intento comune di indicare a religiosi e laici la strada per la salvezza. Tra gli altri, vale la pena di ricordare il Libro della vita viduale, il Trattato in defensione e commendazione dell’orazione mentale, e il Trattato dell’amore di Gesù Cristo” (treccani.it). Base d’asta 2.000 euro.

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