Argenta
1 Marzo 2024
A immergersi nei canali dell'Argentano col metal detector sono stati i vigili del fuoco, ma l'M12 e le 170 munizioni mancanti non sono ancora state ritrovate

Mitraglietta rubata ai carabinieri. La cercano anche i sommozzatori

di Davide Soattin | 2 min

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Argenta. Altra giornata di ricerche senza esito per la mitraglietta M12 e le relative 170 munizioni rubate a una pattuglia dei carabinieri nella serata di lunedì 26 febbraio a San Nicolò, mentre i militari, impegnati a sedare una lite in famiglia, avevano lasciato il loro veicolo chiuso e in sosta a bordo strada.

Ieri (giovedì 29 febbraio) le forze dell’ordine hanno battuto i terreni tra Argenta e Santa Maria Codifiume nel tentativo di ritrovare l’arma e i proiettili. Lo stesso hanno fatto i vigili del fuoco, impegnati anche col Nucleo Sommozzatori di Bologna a scandagliare i canali della zona con l’utilizzo di metal detector.

Per ora però della M12 non c’è alcuna traccia. Nei giorni scorsi, sempre al fine di ritrovare quanto manca all’appello, coordinati dalla Procura di Ferrara, gli inquirenti avevano effettuato perquisizioni domiciliari nel territorio comunale di Argenta, ma anche in questo caso l’esito delle operazioni era stato negativo.

Stando a quanto si apprende, dopo essere intervenuti per un incidente stradale, i carabinieri erano stati chiamati in un’abitazione di San Nicolò per sedare una lite in famiglia. Arrivati sul posto, in una zona periferica tra le campagne dell’Argentano, avevano parcheggiato e chiuso la loro jeep sul ciglio della strada e poi erano entrati nella casa dove marito e moglie stavano discutendo. È in quel frangente che una o più persone, approfittando del momento, avevano sfondato il vetro posteriore dell’automobile e avevano portato via tutto quello che hanno trovato.

Il bottino parla di due mitragliette M12, quelle che solitamente vengono utilizzate durante i posti di blocco, le relative munizioni, per un totale di circa 170 colpi, due manganelli e un bollettario. A eccezione di una delle due M12 e dei proiettili, di cui è stato rinvenuta solamente la custodia vuota, nella mattinata di martedì 27 febbraio, il resto della refurtiva è stato trovato in un sacco, anche quello in dotazione ai carabinieri, che galleggiava in un canale che scorre ai lati di via Curiona, individuato da un operatore ecologico e recuperato dai vigili del fuoco.

Ora la Procura ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti in cui le ipotesi di reato sono furto pluriaggravato e detenzione di arma e munizioni da guerra, mentre le indagini proseguono a tutto tondo per cercare di ricostruire la dinamica degli eventi e dipanare l’alone di mistero che avvolge la vicenda, senza escludere nessuna pista investigativa. Ma, anzi, ampliando il campo delle ipotesi alla ricerca di una verità dei fatti che ancora non c’è.

 

 

 

 

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