Politica
13 Febbraio 2024
Baraldi: "Ferrara fino al 2019 cresceva in linea con il trend delle altre città della regione, mentre nel 2023 è significativo lo scostamento in negativo rispetto alle altre città"

Il Pd chiede “maggiore coerenza e continuità alla programmazione turistica”

(Foto di Riccardo Giori)
di Pietro Perelli | 3 min

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Conferma i numeri dati lo scorso consiglio comunale Marco Gulinelli con 53 mostre in 5 anni e 1.200.000 visitatori. Lo fa nel rispondere a una lunga e dettagliata mozione firmata da Ilaria Baraldi e Davide Nanni del Partito Democratico ma anche a un articolo uscito su questo giornale alla fine della scorsa settimana.

Ilaria Baraldi parla, durante il consiglio comunale del 12 febbraio, di dati che indicano che “Ferrara fino al 2019 cresceva in linea con il trend delle altre città della regione (a dire il vero nel 2019 registrava il dato migliore di tutta la regione), mentre nel 2023 è significativo lo scostamento in negativo rispetto alle altre città”. Mentre Fornasini nel risponderle sottolinea come “nel 2023 il dato della permanenza media in città ha superato le ‘due notti per turista’. E non era mai accaduto prima”.

Insomma è scontro e la mozione promossa dalle opposizioni nella quale si chiede di “dare maggiore coerenza e continuità alla programmazione turistica” viene respinta. “Occorre – spiega Ilaria Baraldi nel presentarla – una seria riflessione sulla reale ricaduta sul tessuto economico delle decine di eventi che richiedono ingenti investimenti di denaro pubblico”. Occorre anche “trovare il giusto equilibrio tra la promozione di grandi eventi e la programmazione e promozione del patrimonio ferrarese, i suoi monumenti, le mostre, i percorsi tematici che costituiscono l’ossatura del turismo culturale di una città come Ferrara”. Questo per “evitare che la smania di cancellare tutto ciò che c’era prima trascini con sé l’appartenenza stessa al circuito delle città d’arte e di cultura che ha reso famosa Ferrara e desiderabile visitarla”.

“Il dato più importante da tenere presente – ribatte invece l’assessore al turismo Fornasini -, perché è quello che genera indotto è quante notti, come permanenza media, i turisti rimangono in città. Bene, nel 2019 eravamo fermi a 1,8 notti a turista, nel 2023 si è passati a oltre 2 notti piene”. Un dato senza dubbio di buon auspicio ma la domanda che si pongono dalle opposizione è relativa al fatto che in un periodo di trend positivo Ferrara non riesce a sfruttarlo fino in fondo nonostante gli ingenti investimenti della giunta.

“C’è un problema – interviene Davide Nanni – non tanto di quantità ma di qualità” mentre “l’apice della vostra idea di programmazione politica l’avete raggiunto quando a Rimini avete annunciato una mostra, Fiori e Ca**i, che poi non si è svolta”.

Serietà ribadita invece dall’assessore alla cultura Marco Gulinelli che dopo Fornasini parla della programmazione con particolare riferimento alle proposte museali. Nel dato già esposto nello scorso consiglio agglomera tutti i musei cittadini comprese mostre alla Biblioteca Ariostea mentre sui numeri usciti su questo giornale ci sarebbe “del delirio”. L’assessore parla di attacchi di “contrapposizione” senza una conoscenza effettiva del sistema museale”, un sistema evidentemente ambio che permette il raggiungimento dei numeri promossi dall’assessore.

Nanni fa notare che “piacerebbe avere tutti i dati e possibilmente disaggregati” sapendo i diversi accessi ai vari musei che non sono pubblici ma per i quali serve un accesso agli atti. E magari sarebbe interessanti saperli divisi per paganti e non paganti o con il dato delle scolaresche oppure con la divisione per fasce orarie di accesso. Il consigliere dem fa anche notare che, pur essendo complesso confrontarsi su un quinquennio caratterizzato dalle chiusure per il Covid e da quelle per i lavori, si possono confrontare i dati 2019 con quelli del 2023 che dicono “118.000 visitatori contro 96.000” al palazzo dei Diamanti.

“Quello che abbiamo fatto noi oggi – conclude Ilaria Baraldi – è parlare della politica culturale per la città” nel tentativo di fare proposte per migliorarla secondo una visione evidentemente diversa rispetto a quella della giunta.

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