Cronaca
19 Gennaio 2024
I figli di Mafalda Magri, 94enne morta il 21 ottobre 2022 dopo un mese di ricovero, vogliono che sia fatta chiarezza su quanto accaduto alla loro madre. Per la Procura però non ci sarebbero contestazioni penalmente rilevanti

Anziana morta nella Cra, la famiglia chiede nuove indagini

di Davide Soattin | 2 min

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Bondeno. Per la morte della 94enne Mafalda Magri, avvenuta il 21 ottobre 2022 mentre si trovava ricoverata da circa un mese in una Rsa del territorio comunale di Bondeno, i familiari chiedono che sia fatta chiarezza, ma soprattutto che non venga archiviata l’inchiesta per colpa medica aperta contro ignoti dalla Procura di Ferrara.

La vicenda ha inizio nell’estate 2022, quando la donna – a seguito di una caduta casalinga – riporta un problema vertebrale che le provoca dolore alla schiena e l’impossibilità di stare seduta. L’iniziale terapia prescritta dal medico di base non avrebbe sortito gli effetti desiderati, spingendo così il figlio della 94enne a chiedere l’intervento del 118 per un primo trasporto in ospedale.

Arrivata al pronto soccorso di Cento, le viene diagnosticata un’infezione polmonare da curare a casa, ma la situazione precipita nuovamente e il 25 luglio viene ospedalizzata nel reparto di medicina del Santissima Annunziata. Lì resta ricoverata fino al 18 agosto 2022 quando viene dimessa e trasferita nel reparto di lungodegenza.

Poi, il 23 settembre dello stesso anno, viene spostata in una Rsa di Bondeno, dove resterà ricoverata fino alla morte.

A seguito del decesso, i familiari hanno sporto querela ai carabinieri poiché – secondo quanto denunciato – l’anziana non avrebbe ricevuto un’adeguata assistenza sanitaria da parte di sanitari, infermieri e Oss che l’avevano avuta in carico nella Cra, lamentando una serie di presunte imperizie che però non sono state riscontrate dalla Procura di Ferrara.

Dopo l’analisi degli atti e della documentazione sanitaria relativa alla paziente da parte dei consulenti, la pm Barbara Cavallo aveva infatti fatto sapere di “non aver rilevato condotte contrarie ai vigenti protocolli né in violazione delle norme di prudenza, diligenza e perizia correlate all’esercizio della professione”.

Da qui la richiesta di archiviazione contro la quale ieri (giovedì 18 gennaio) in tribunale a Ferrara, davanti al gip Danilo Russo, l’avvocato Patrizia Micai – che assiste i parenti della vittima – ha presentato opposizione, chiedendo che proseguano le indagini.

Nello specifico, nell’evidenziare che gli atti di indagine si sono limitati allo svolgimento della consulenza tecnica del pm, il legale dei figli di Magri chiede che venga disposta l’audizione del professor Francesco Maria Avato e della dottoressa Raffaella Marino, consulenti di parte della famiglia, oltre che il medico di base, i figli e i nipoti della vittima. Contestualmente l’avvocato Micai chiede anche di disporre l’acquisizione della carta dei servizi e del contratto di ospitalità della Cra in cui è deceduta la donna, al fine di evidenziare eventuali responsabilità nell’accaduto.

 

 

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