Politica
2 Gennaio 2024
Il presidente Ucoii Lafram invita Zocca "a fare un passo indietro affinche possa riflettere sulle sue gravissime esternazioni"

“Istigazione all’odio e al genocidio i sentimenti che suscitano le parole di Zocca”

(Foto di Riccardo Giori)
di Pietro Perelli | 2 min

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Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii), interviene sulle parole di Benito Zocca che aveva paragonato le donne palestinesi a nutrie “che sfornano bambini a gogo” durante il consiglio comunale del 19 dicembre e riportate da estense.com.

“Istigazione all’odio e al genocidio. Sono questi i sentimenti che suscitano le parole del consigliere di maggioranza, già capogruppo della Lega, Benito Zocca” ha detto Lafram chiedendo al sindaco di Ferrara Alan Fabbri e alle forze di maggioranza, di “prendere le distanze in modo netto”. Invita inoltre lo stesso consigliere Zocca “a fare un passo indietro affinche possa riflettere sulle sue gravissime esternazioni”.

Il comunicato di Lafram arriva dopo il suo intervento all’Ottava Marcia della Pace e dell’Accoglienza, organizzata da Portico della Pace, e svoltasi a nel capoluogo regionale il primo gennaio, marcia alla quale ha partecipato anche l’ex premier Romano Prodi.

Secondo il presidente di Ucoii soltanto Zocca “pare non essersi accorto che il governo israeliano sta perpetrando una vera e propria pulizia etnica costringendo oltre 2,2 milioni di persone a scappare dalla propria terra bombardando e affamando donne e bambini”.

“La mistificazione della realtà – specifica – e il disprezzo verso un popolo che da oltre 70 anni soffre un’ingiustizia grande come il mare sono gli ingredienti di un intervento sconnesso, stereotipato, misogino e privo di qualsivoglia fondamento di verità”.

“Il consigliere – scrive Lafram -, al posto di invitare alla pace, così come ha fatto più volte Papa Francesco, in barba ai tanti sbandierati valori cristiani, auspica che l’esercito israeliano non si fermi e continui ad uccidere. Qualcuno, la sua famiglia, i suoi amici o colleghi di partito, cortesemente spieghino a Zocca quali sono le condizioni di ‘vita’ di un bambino palestinese in 75 anni di occupazione e in particolare gli ultimi 2 mesi”.

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