Attualità
21 Dicembre 2023
L'assessore Balboni: "Questi tre anni di attività ci hanno portato ad essere un esempio di coinvolgimento, innovazione e concretezza a livello nazionale e internazionale"

Progetto Air-Break: a Ferrara la qualità dell’aria passa da “accettabile” a “buona”

di Redazione | 7 min

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Secondo l’Air-Break Index* (che si basa sui dati raccolti da centraline IoT installate in alcune zone della città) migliora la qualità dell’aria di Ferrara passando, nel corso degli ultimi due anni, da “accettabile” a “buona”. Questo il risultato raggiunto dal Comune di Ferrara con Air-Break, il progetto finanziato nell’ambito del programma europeo Urban Innovative Actions, che ha visto in prima linea, al fianco dell’Amministrazione locale, Deda Next, l’Università di Ferrara, il Politecnico di Milano, Sipro Agenzia Provinciale per lo sviluppo di Ferrara, Gruppo Hera, Lab Service Analytica e Fondazione Bruno Kessler (Fbk).

Il percorso svolto e i risultati ottenuti nell’ambito del progetto sono stati illustrati dall’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni, intervenuto assieme al dirigente del Settore Ambiente e Agricoltura del Comune di Ferrara Alessio Stabellini, e al dirigente del Servizio Sistemi informativi del Comune di Ferrara Massimo Poletti, oltre che ai rappresentanti di enti e aziende partner di progetto come Sipro, Naxta, Gruppo Hera, Unife, Lab Service, Deda Next, Politecnico di Milano e Fondazione Bruno Kessler.

“Il progetto Air-Break è riconosciuto come un grande successo – ha sottolineato l’assessore comunale Alessandro Balboni – Ha infatti ottenuto importanti menzioni e premi sia nazionali sia internazionali per la sua innovatività e i suoi risultati concreti. Grazie ai 5 milioni di fondi europei che hanno finanziato Air-Break abbiamo raccolto un’importante mole di dati, sia di natura ambientale ma anche sulle modalità di spostamento dei ferraresi, per poter sviluppare politiche di programmazione più efficaci. Abbiamo realizzato nuove ciclabili e avviato nuovi sistemi di mobilità sostenibile, coinvolgendo i cittadini attraverso laboratori, campagne di sensibilizzazione, sistemi di gioco con premi, incentivando lo sviluppo di abitudini virtuose. Il nostro obiettivo è donare alle nuove generazioni una Ferrara più verde, un’aria più pulita e una città più vivibile – conclude l’assessore Balboni – e questi tre anni di attività realizzate grazie ad Air Break ci hanno portato ad essere un esempio di coinvolgimento, innovazione e concretezza a livello nazionale e internazionale”.

I partner, guidati dall’Amministrazione, sono stati chiamati a sperimentare soluzioni innovative in grado di contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico in aree selezionate della città e a realizzare attività di education per coinvolgere e sensibilizzare tutti i cittadini (grandi e piccoli) sulle tematiche ambientali, stimolandoli a intraprendere scelte quotidiane sostenibili.

Il punto di partenza di Air-Break è stata la creazione di un’infrastruttura informatica basata su software Open Source per l’acquisizione automatica e la condivisione di dati interoperabili sulla qualità dell’aria, realizzata da Deda Next, che aggrega le informazioni provenienti da una rete intelligente cittadina basata su tecnologia IoT. Questa è composta da 14 sistemi di monitoraggio multi-sensore di Lab Service Analytica e da 22 centraline realizzate, grazie ad un’iniziativa di citizen science, da studenti e docenti di sette istituti superiori di Ferrara. Attraverso l’infrastruttura, che estende il Sistema Informativo Territoriale comunale e che continuerà ad essere attiva anche a progetto concluso, il Comune ha oggi accesso a 11 milioni di nuovi dati sulla qualità dell’aria e sulle abitudini di spostamento dei propri cittadini, che lo potranno guidare anche nell’elaborazione delle future politiche pubbliche.

I dati raccolti hanno già permesso all’Amministrazione di intraprendere azioni concrete e mirate, basate su informazioni precise e aggiornate riguardanti la distribuzione dell’inquinamento atmosferico. Partendo dall’analisi del capitale informativo raccolto, per incentivare spostamenti urbani sostenibili, in collaborazione con l’Università di Ferrara, è stato realizzato un nuovo tratto di ciclabile smart (dal Polo Scientifico Tecnologico fino alla metà di Corso Isonzo, in congiunzione con i percorsi ciclabili che portano al centro storico) dotato di sensori, due totem digitali, “illuminazione intelligente adattiva” e pavimentazione “green” composta da un’alta percentuale di materiali parzialmente riciclati. In totale, sono 195 i chilometri di tratti ciclabili all’interno della città, di cui 1.25 di nuova costruzione. Complessivamente l’utilizzo di monopattini elettrici e bike sharing è raddoppiato.

Un passo in avanti è stato fatto anche per l’implementazione del servizio di car sharing con il supporto di Sipro, che partendo dall’analisi dei dati sugli spostamenti casa-lavoro, ha favorito lo sviluppo di soluzioni alternative di pendolarismo pulito a favore delle imprese del territorio comunale, che hanno visto protagoniste le auto 100% elettriche messe a disposizione da Tper.

Al contempo, sono state realizzate sei aree verdi in punti strategici, tra cui l’accesso Nord alla città, la trafficata via Bologna, la Fiera, il cimitero di Cassana e quello di San Luca, il centro città sulle Mura di via Baluardi, alcune zone lungo la rete ciclabile e le strade più congestionate, e altri punti di aggregazione rilevanti. Grazie alla piantumazione di 2.300 alberi e arbusti ad alto assorbimento di inquinanti sono state catturate in un solo anno ben 3500 kg di CO2 e 660 kg di PM10.

Con l’obiettivo di individuare strategie efficaci per diminuire la quantità di polveri sottili presenti nell’aria, il Gruppo Hera ha sperimentato l’utilizzo di un prodotto enzimatico naturale innovativo, per catturare a terra il PM10 (particolato atmosferico) ed evitare il suo risollevamento in atmosfera con il passaggio dei mezzi di trasporto. Nei tre anni di sperimentazione il prodotto ha contribuito alla riduzione del PM10 del 20%. Il Gruppo Hera ha inoltre ideato, realizzato e installato gli Smart Hubs, pensiline per la promozione della mobilità sostenibile, con postazioni di ricarica per bici, carrozzine e monopattini elettrici, gestione della manutenzione e sistemi di emergenza Sos e Dae.

Punto centrale di Air-Break è il coinvolgimento delle persone, fondamentale per creare consapevolezza e conoscenza in tema di qualità dell’aria e per promuovere comportamenti sostenibili. Questo è stato possibile attraverso attività di partecipazione, co-creazione ed eventi sul territorio ideati e coordinati dal Politecnico di Milano, tra cui l’appuntamento annuale della “Festa dell’Aria“. Grazie alla collaborazione tra lo stesso Politecnico e Deda Next, i dati raccolti sulla qualità dell’aria sono stati inoltre messi a disposizione della cittadinanza. Una citizen dashboard disponibile sul sito web di Air-Break permette infatti di capire in modo immediato e semplice la quantità di particelle inquinanti presenti in atmosfera e di compiere scelte più consapevoli sull’utilizzo dei mezzi di trasporto. Disponibile anche una pagina dedicata al “metabolismo locale” per visualizzare l’impatto del traffico in diverse aree e fasce orarie e vedere quanto sono frequentati i percorsi ciclabili.

Diverse le attività messe in campo anche con il supporto di Fondazione Bruno Kessler (Fbk), che ha permesso di tracciare gli spostamenti sostenibili dei cittadini (in bici, a piedi, in autobus, in treno, o in car-pooling) con la piattaforma digitale Play&Go, supportando il Comune nel dare vita a molteplici sfide di mobilità.

  • Play&Go ha promosso l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, coinvolgendo i cittadini in challenge personalizzate con numerosi premi settimanali e finali di attività locali. Nelle due edizioni svoltesi tra il 2022 e il 2023 hanno partecipato circa 2.500 persone che hanno percorso in modo green ben 400.000 chilometri. La loro scelta ha permesso un risparmio di ben 90 tonnellate di CO2.
  • Bike to Work, pensato per disincentivare l’uso del mezzo privato per recarsi al lavoro, ha invece coinvolto, da maggio 2021 a ottobre 2023, 70 realtà ferraresi di ogni dimensione e circa 1.000 lavoratori che hanno percorso 641.000 chilometri in bicicletta con un risparmio di 173 tonnellate di CO2.
  • La High School Challenge, avvenuta tra marzo e maggio 2023, ha incoraggiato gli studenti (a partire dai 14 anni) a muoversi senza inquinare nei tragitti casa-scuola e nel tempo libero. Un progetto che, attraverso meccanismi di cooperazione intra-classe e competizione interclasse, ha coinvolto 170 studenti delle scuole superiori che con le loro scelte green non hanno immesso nell’ambiente circa 2 tonnellate di CO2.
  • Anche i più piccoli hanno fatto la loro parte. 500 bambini delle scuole primarie e secondarie hanno preso parte a tre diverse edizioni di Kids Go Green, il gioco didattico che ha coinvolto l’intera comunità scolastica (studenti, famiglie e insegnanti) in viaggi esplorativi nei tragitti verso la scuola. Questo ha consentito di ridurre di oltre il 50% l’utilizzo dell’automobile.

In generale, tra campagne di mobilità sostenibile, eventi e coinvolgimento online, il progetto ha interessato circa 22.000 cittadini ferraresi, contribuendo così a disseminare una cultura della sostenibilità all’interno della città. Un elemento fondamentale, questo, che sommandosi agli strumenti e alle buone pratiche acquisite nel corso del progetto, consentirà al Comune di Ferrara di continuare a promuovere la transizione sostenibile del territorio.

* L’Air-Break Index è un indice sintetico di qualità aria riferito all’area urbana di Ferrara e calcolato a partire dai valori ottenuti dalle centraline sperimentali del progetto europeo AIR-BREAK. Ogni centralina misura 6 parametri di qualità dell’aria (PM2.5, PM10, NO2, O3, CO, VOC) oltre a 3 parametri climatici (temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica). I primi 5 parametri di qualità aria (PM2.5, PM10, NO2, O3 e CO) sono usati per calcolare l’indice sintetico. Il parametro peggiore viene considerato come indice: si tratta di un valore adimensionale con una scala da 0 (buono) a oltre 100 (pessimo), in modo da facilitare la comprensione da parte di chi non ha dimestichezza con numeri, unità di misura e soglie di legge. In particolare, la scala si compone delle seguenti fasce: buono, accettabile, mediocre, scadente, inaccettabile, pessimo.

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