Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) interviene sul sovraffollamento del Pronto Soccorso di Cona. “Niente è cambiato, identica e desolante la situazione della sanità ferrarese attuale che rispecchia quella vissuta nello stesso periodo dell’anno precedente”.

“Il disagio, che continuano a subire i professionisti, infermieri, Oss, medici, del Pronto Soccorso di Cona” continua a essere lo stesso secondo la sigla sindacale che aggiunge come questi siano “costretti a fronteggiare l’aumentato afflusso dei pazienti, il conseguente  sovraffollamento ed il prolungamento dei tempi di stazionamento dei cittadini,  indotto dalla mancanza di posti letto liberi,  letti falcidiati dai tagli effettuati in
questi anni di tentativi di ‘riorganizzazione’, grande la sofferenza per i pazienti in attesa e per i loro accompagnatori”. 

Un problema incrementato dai casi Covid “che affliggono la popolazione mondiale da un triennio, ora in forma più attenuata, con le conseguenti complicanze  respiratorie, mettono a nudo l’inadeguatezza ed il torpore in cui versa la  sanità ferrarese, la lentezza  nel valutare, programmare e mettere in campo in tempo utile, tutte le misure idonee ad affrontare tali fenomeni”.

Secondo Fials “siamo di fronte ad una gestione del sistema sanità, miope, esaurita dalle azioni di politica sanitaria estiva fatta di chiusure di posti letto, risposte tranquillizzanti alla popolazione, traslochi di reparti e  accorpamenti di unità operative in continuità col passato nell’estenuante gioco delle tre carte, continuando a raschiare un barile ormai vuoto per recuperare infermieri, Oss, e altri operatori”.

“Occorre coraggio” fanno sapere e “solo investendo sul personale, solo assumendo, ed incrementando le dotazioni organiche si garantisce il funzionamento dei servizi territoriali e domiciliari”.

Viene poi dato spazio agli Os.Co. (Ospedale di Comunità) “a tutti gli effetti Ospedali, con una peculiarità, sono ospedali a gestione infermieristica, funzione che tali professionisti svolgono con grande competenza e senso di responsabilità”. Mentre i medici di medicina generale sarebbero “presenti per 3 ore/die dal lunedì al venerdì con un sistema a rotazione settimanale”.

Appare quindi “paradossale il gioco al ribasso della dotazione organica nei singoli turni di infermieri e Oss ed un organico integrativo polverizzato che dovrebbe garantire la copertura delle assenze per ferie, malattie, infortuni”.