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22 Novembre 2023

Educazione musicale, la Regione conferma per l’anno scolastico in corso oltre 2,1 milioni di euro

di Mauro Alvoni | 3 min

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Educazione musicale per studentesse e studenti, attività ad accesso libero e gratuito, anche come occasione di inclusione e di contrasto alla povertà educativa, con un’attenzione particolare ai bisogni specifici e alle disabilità.

La Regione Emilia-Romagna continua nell’impegno assunto con la legge regionale numero 2 del 2018 (“Norme in materia di sviluppo del settore musicale”) e il conseguente “Programma regionale per lo sviluppo del settore musicale”, confermando anche per l’anno scolastico 2023-2024 l’offerta formativa di educazione musicale come veicolo per la socializzazione e l’inclusione degli studenti.
Interventi approvati dalla Giunta regionale con risorse pari a oltre 2,1 milioni di euro (Programma regionale Fse+ 2021/27).

I progetti, che saranno realizzati dalle scuole di musica riconosciute in stretta collaborazione con 244 istituti scolastici o enti di formazione del sistema IeFP distribuiti su tutto il territorio regionale, coinvolgeranno oltre 7mila bambini e ragazzi in percorsi di 60 ore ciascuno di canto corale, musica strumentale d’insieme e propedeutica musicale.

Caratterizzati da differenti metodologie, approcci e modelli formativi, i progetti di educazione musicale saranno aggiuntivi e addizionali rispetto all’offerta formativa curricolare e si realizzeranno anche nei mesi estivi, in una logica di scuole aperte al territorio e alle comunità oltre il tempo scuola.

E attraverso figure professionali individuate per bisogni specifici dei destinatari e apposite metodologie didattiche, verranno favorite la relazione e l’integrazione di alunni con disabilità o in condizione di svantaggio personale e sociale.

“La legge regionale in materia di qualificazione dell’educazione musicale è stata il punto di partenza per la definizione di un’offerta di opportunità di educazione e pratica musicale d’insieme, realizzate dalle scuole e dagli organismi specializzati nell’organizzazione e gestione di attività di didattica e pratica musicale del territorio regionale riconosciuti dalla Regione Emilia-Romagna- spiegano gli assessori regionali alla Cultura, Mauro Felicori e alla Formazione Vincenzo Colla-. Si è costruita un’offerta educativa ampia e aperta al territorio che ha valorizzato l’esperienza musicale collettiva, mettendo al centro studenti e studentesse, sostenendo lo sviluppo della creatività, la socializzazione e l’integrazione di tutti, con particolare attenzione agli alunni e alunne con disabilità o in condizione di svantaggio personale e sociale”.

I numeri in Emilia-Romagna

Negli ultimi anni si è registrato un incremento del numero delle scuole riconosciute, dalle 197 per l’anno scolastico 2021/2022 alle 205 del 2023/2024, oggi così distribuite: 53 nella città metropolitana di Bologna, 18 nella provincia di Ferrara, 24 nella provincia di Forlì-Cesena, 22 nella provincia di Modena, 16 nella provincia di Parma, 16 nella provincia di Piacenza, 14 nella provincia di Ravenna, 24 nella provincia di Reggio Emilia, 18 della provincia di Rimini.

Gli studenti complessivi sono 23.745, di cui 7.325 di età inferiore agli otto anni, 16.420 oltre gli otto anni.

Gli enti gestori delle scuole di musica sono per l’87% circa composti da enti del terzo settore o associazioni di promozione sociale; l’8% da scuole private anche in forma societaria e il 5% da scuole civiche comunali.

Nel territorio regionale sono 352 le sedi dove viene svolta l’attività didattica da parte delle scuole di musica, molte scuole hanno più unità locali distribuite nel territorio provinciale in comuni diversi.

I comuni della Regione con almeno una scuola di musica sono 170, di cui 27 quelli montani.

Il corpo docente dedito alle attività delle scuole di musica, nelle varie famiglie strumentali, è complessivamente composto da circa 4mila insegnanti, la maggioranza con diploma di Conservatorio, oltre a comprovata formazione o esperienza didattica e/o concertistica.

Tutte le scuole svolgono lezioni collettive di musica d’insieme e didattica laboratoriale e sono pronte ad accogliere alunni con disabilità, offrendo un insegnamento flessibile e/o personalizzato.

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