Rivogliono il parco di via Serao, un’area verde in mano ai privati che ora vorrebbero edificare e che il Comune avrebbe dovuto acquisire in virtù di un accordo con il proprietario risalente agli anni Ottanta e mai fatto valere, o quanto meno mai formalizzato. Così i cittadini che per anni ne hanno usufruito, nel pomeriggio di ieri venerdì 20 ottobre si sono ritrovati con megafoni e striscioni per rivendicare il loro diritto di continuare a frequentare l’area, ma soprattutto di impedire che venga deturpata dal cemento. Quell’area, insomma, deve tornare ad essere verde pubblico.
Restituire il parco al quartiere è uno degli slogan della manifestazione alla quale hanno partecipato più di venti persone, tutte accomunate dalla volontà di spronare il Comune a far valere la propria autorità così da restituire l’area, ora recintata, alla fruizione pubblica. Un’area che da parco pubblico è diventata area residenziale, quindi edificabile, grazie ad autorizzazioni rilasciate negli anni passati.
Sull’argomento del parco ‘de facto’, che si trova per la precisione tra le vie Serao, Favero e Mozzoni, in zona Borgo Punta, si era mossa anche Ferrara Bene Comune con un’interpellanza al sindaco per voce di Dario Maresca, che si era fatto interprete dei desideri dei cittadini che dal 2019, da quando cioè è stata recintata dalla ditta costruttrice ‘La Nuova Residenza srl’ per iniziare i lavori di un nuovo insediamento edilizio, non hanno più possibilità di frequentarla come prima.
Alla manifestazione si è unita anche Francesca Savini di Ferrara Nostra per “portare avanti una battaglia di giustizia: bisogna andare a fondo e capire come sia stato possibile sottrarre un’area così preziosa alle famiglie della città”.
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